Per affrontare le sfide presenti e future della sanità, le Direzioni Strategiche delle strutture pubbliche e private hanno maturato la consapevolezza di promuovere l’ideazione e l’implementazione di un nuovo modello ospedaliero, che ponga al centro le esigenze delle persone. Siemens lo definisce Smart Hospital e lo descrive come un ecosistema digitale, capace di raccogliere, analizzare e valorizzare ogni tipologia di dato per offrire un’esperienza di cura incentrata sul paziente, migliorare le condizioni di lavoro e rendere l’intera organizzazione più efficiente e sostenibile. Ma come realizzarlo, nel concreto?
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Le opportunità dello Smart Hospital
Spesso, la realtà operativa delle strutture sanitarie è molto distante da un modello evoluto come quello offerto dallo Smart Hospital. Mentre parliamo di convergenza tra IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e MT (Medical Technology), nonché di acquisizione e valorizzazione di enormi database di dati, sul campo coesistono soluzioni tecnologiche di epoche diverse, infrastrutture disomogenee, un’infinità di tecnologie di marchi diversi, sistemi scarsamente interoperabili e una molteplicità di iniziative di trasformazione digitale spesso scoordinate.
Se in ambito aziendale il 70% dei progetti di trasformazione su larga scala fallisce, è lecito ipotizzare che in sanità – dove la complessità delle infrastrutture si intreccia con vincoli normativi, organizzativi e culturali – il rischio di insuccesso sia ancora più elevato. Per superarlo occorrono metodo, competenze e tecnologia.
Verso lo Smart Hospital: non un progetto, ma un programma di evoluzione continua
Secondo l’approccio di Siemens, è opportuno che la trasformazione digitale delle strutture sanitarie sia guidata da una metodologia solida e al tempo stesso agile, accompagnata da un ecosistema di partner tecnologici qualificati.
Il metodo, in altri termini, viene prima delle tecnologie; ora, visto che un ospedale smart è una struttura viva, che cresce e si evolve nel tempo, la trasformazione digitale dei processi che si sviluppano al suo interno non può essere affrontata come un singolo progetto, ma come un programma in continua evoluzione, fatto di cicli successivi di analisi, sviluppo, test, esecuzione e monitoraggio dei risultati derivanti dall’implementazione delle soluzioni digitali integrate.
Per promuovere questo approccio anche in strutture esistenti, occorrepartire da un’analisi approfondita dello stato corrente della struttura per capire la complessità operativa di ciascun reparto, identificare le esigenze, mappare le tecnologie e i sistemi già presenti e definire le priorità di intervento. A quel punto, diventa possibile progettare le fondamenta dello Smart Hospital, orientate a mitigare i rischi legati alla tipica frammentazione in silos dei sistemi IT, OT e MT e ad abilitare un modello gestionale e operativo data-driven.
Questo approccio metodologico richiede il coinvolgimento di diverse competenze specializzate, che difficilmente sono presenti all’interno della struttura sanitaria. Serve dunque un ecosistema di partner esperti, capace di guidare il cambiamento con metodo, visione e conoscenza del contesto. Tuttavia, serve anche un portafoglio integrato di soluzioni tecnologiche, così come di attori qualificati, in grado di mettere a fattor comune competenze ed esperienze per rendere concreta e sostenibile la promessa dell’ospedale intelligente. Questo è Siemens Xcelerator.
Ecosistemi per lo Smart Hospital: Siemens Xcelerator
Siemens Xcelerator è il framework con cui l’Azienda supporta le strutture sanitarie nel percorso virtuoso verso lo Smart Hospital, aiutandole ad affrontare l’elevata complessità strategica, tecnica, operativa e organizzativa che caratterizza questo tipo di percorso.
Non si tratta di una soluzione tecnica, per lo più unica o predefinita, ma di una vera e propria piattaforma di business aperta, digitale, flessibile e modulare, progettata per integrare competenze, strumenti, esperienze e tecnologie adattandosi alle specificità di ogni singola organizzazione sanitaria.
Siemens Xcelerator: un ecosistema di 4000 partner qualificati
In un contesto come quello sanitario, dove la trasformazione digitale richiede l’intervento coordinato di system integrator, consulenti strategici, fornitori di tecnologie IT, OT e MT, progettisti e installatori, nessuna organizzazione può affrontare il cambiamento da sola. La soluzione sembrerebbe quella di coinvolgere una molteplicità di attori, ma anche questa scelta non è priva di sfide: si genererebbe infatti un elevato livello di complessità, che renderebbe difficile allineare visioni, tempistiche, responsabilità e obiettivi.
Quando parliamo di ecosistemi per lo Smart Hospital, ci riferiamo a una rete estesa, aperta e certificata, che Siemens ha costruito nel tempo e che oggi conta oltre 4.000 partner attivi a livello internazionale. Non si tratta di un semplice elenco di fornitori, ma di un sistema dinamico pensato per affrontare insieme la complessità della trasformazione digitale delle strutture sanitarie.
In questa accezione, Siemens Xcelerator è dunque un ecosistema sinergico di operatori che contribuiscono attivamente alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni e servizi che abilitano lo Smart Hospital. L’approccio collaborativo non solo accelera l’implementazione di soluzioni avanzate, ma amplifica il livello dell’innovazione attraverso lo scambio continuo di esperienze e competenze maturate sul campo.
In termini pratici, l’estensione dell’ecosistema garantisce alla struttura sanitaria che ci sia sempre un partner adatto a supportare il suo team di trasformazione in tutte le fasi del percorso, dall’ideazione strategica all’implementazione, fino all’ottimizzazione continua.
Un portafoglio integrato di soluzioni e un marketplace per accelerare la trasformazione
Siemens Xcelerator è anche un portafoglio integrato di soluzioni tecnologiche progettate per lavorare insieme, adattarsi a contesti eterogenei e, soprattutto, per abilitare progressivamente tutte le funzionalità dello Smart Hospital.
Il framework mette a disposizione una suite modulare di soluzioni hardware, software e servizi, che rappresentano i building block dell’infrastruttura operativa dello Smart Hospital: dalle piattaforme IoT ai digital twin, dai sistemi HVAC alla sicurezza, fino alle infrastrutture per la mobilità elettrica. Tutte queste componenti sono progettate per integrarsi all’interno di un Common Data Environment (CDE), un ambiente condiviso che semplifica la connessione sicura tra sistemi eterogenei, abilita applicazioni evolute anche in ambienti low-code e garantisce un alto livello di interoperabilità. In parallelo, Siemens Xcelerator consta anche di un marketplace che funge da hub digitale in cui strutture sanitarie, partner e professionisti possono scambiare esperienze, accedere a contenuti formativi e confrontarsi su approcci progettuali e casi d’uso concreti. Si tratta, in sostanza, di una leva importante per diffondere conoscenza, accelerare il processo decisionale consapevole e valorizzare le best practice consolidate.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Siemens