Nel percorso di modernizzazione digitale delle aziende sanitarie, il tema dell’infrastruttura IT si intreccia sempre più spesso con esigenze di sicurezza, efficienza e conformità normativa. In questo contesto si inserisce l’esperienza dell’ASL CN1 Cuneo, che ha avviato da più di un anno un progetto con l’azienda bolognese Cubbit per trasformare la gestione dello storage.
La direzione intrapresa è quella di una soluzione di cloud storage geo-distribuita e compatibile con lo standard S3 che ha consentito all’azienda sanitaria di migliorare resilienza, sovranità e contenimento dei costi, con una riduzione del 50% rispetto ai precedenti fornitori cloud hyperscaler.
“Trovare una soluzione di storage che soddisfacesse le nostre rigorose esigenze di conformità, elevasse la nostra sicurezza agli standard NIS2 e riducesse i costi non è stato facile”, commenta Andrea Saglietti, Responsabile S.S. Innovazione e Sicurezza Informatica dell’ASL CN1 Cuneo.
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Sovranità digitale ed efficienza sui costi al centro della strategia
L’ASL CN1 Cuneo gestisce una rete capillare di strutture e servizi sul territorio, contesto in cui la continuità dei servizi digitali e la protezione delle informazioni sanitarie sono priorità assolute. Allo stesso tempo, come molte realtà pubbliche, deve affrontare vincoli di bilancio sempre più stringenti. La sfida è stata quindi individuare una soluzione in grado di garantire sicurezza e controllo, anche rispetto a scenari geopolitici in costante evoluzione, e al tempo stesso sostenibilità economica.
Con l’adozione della piattaforma di cloud object storage S3 proposta da Cubbit, l’azienda ha ottenuto entrambi i risultati: i dati sono archiviati esclusivamente su territorio italiano, in conformità alle normative vigenti, e il modello di pricing trasparente, senza costi aggiuntivi per banda, chiamate API o replica del dato, ha permesso di ottenere un risparmio del 50% rispetto ai precedenti fornitori hyperscaler.
“Abbiamo utilizzato a lungo fornitori di cloud storage con sede negli Stati Uniti, ma non offrivano la sovranità, la resilienza e i vantaggi economici che si possono ottenere con Cubbit – sottolinea Saglietti – . La loro soluzione ci ha permesso di ottenere un risparmio del 50% rispetto ai costi sostenuti precedentemente per una configurazione equivalente”.
L’approccio scelto consente inoltre di mitigare il rischio di sanzioni legate al mancato rispetto di normative europee in costante evoluzione, come il GDPR, la direttiva NIS2 e le disposizioni dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).
L’80% dei dati gestiti da ASL CN1 Cuneo è di natura sanitaria, una tipologia classificata come “critica” dall’ACN e che richiede il rispetto pieno delle normative vigenti.
Backup e disaster recovery affidabile: una risposta concreta a minacce informatiche sempre più sofisticate
In un contesto caratterizzato da minacce informatiche in costante evoluzione — come dimostrano recenti attacchi di gruppi come DragonForce — la capacità di garantire il ripristino sicuro dei dati rappresenta un elemento critico per la continuità operativa dei servizi sanitari.
Per rafforzare la propria resilienza, l’ASL CN1 Cuneo ha integrato Cubbit nella propria strategia di backup, adottando un modello basato sul principio 3-2-1-1-0: tre copie dei dati, su due supporti diversi, di cui una offsite, una immutabile e con test regolari per assicurare l’integrità del ripristino. In questo schema, Cubbit viene utilizzato come destinazione offsite su cloud storage europeo, contribuendo a garantire la disponibilità dei dati anche in caso di incidente grave o attacco ransomware.
L’approccio si inserisce in un quadro più ampio di rafforzamento delle misure di disaster recovery richieste dalle normative di settore ed è pensato per assicurare una gestione del dato continua, conforme e affidabile.
Più sicurezza, meno complessità
La piattaforma si distingue anche per l’immediatezza dell’integrazione. La migrazione si è svolta senza impatti sulle operazioni e senza la necessità di modificare i workflow IT preesistenti. Cubbit è completamente compatibile con lo standard S3, facilitando la transizione verso un modello cloud senza introdurre nuovi livelli di complessità.
“La velocità di implementazione e la facilità d’uso rendono Cubbit molto più facile da gestire rispetto ai complessi sistemi on-premise, mantenendo, nello stesso tempo, la sovranità e dandoci il pieno controllo sui nostri dati – prosegue Saglietti -. Oggi possiamo contare su una maggiore tranquillità, sapendo che i nostri dati sono archiviati in modo sicuro, conforme ed economicamente efficiente”.
Un modello replicabile nella sanità pubblica
Il progetto dell’ASL CN1 Cuneo dimostra che è possibile, anche nel contesto della sanità pubblica, superare la dipendenza dai cloud provider internazionali, adottando soluzioni europee che rispettano i requisiti normativi, minimizzano i rischi geopolitici e, al tempo stesso, ottimizzano i costi — senza compromettere resilienza e performance.
La scelta di una piattaforma di cloud storage geo-distribuito sovrano, con prezzo unitario fisso, piena compatibilità S3 e conservazione dei dati in Italia, ha permesso all’ASL CN1 Cuneo di reinvestire i risparmi generati per migliorare i servizi sanitari offerti alla cittadinanza.
Un approccio che, se replicato su scala nazionale, può contribuire a costruire un’infrastruttura sanitaria più resiliente, conforme e sostenibile, riducendo i costi e aumentando il controllo strategico sul patrimonio informativo pubblico — un asset sempre più cruciale, soprattutto in un contesto geopolitico in rapida evoluzione.
Chi lavora in un’azienda sanitaria e vuole valutare soluzioni di cloud storage sovrano, anti-ransomware ed economicamente efficiente, può attivare una prova gratuita di Cubbit o contattare direttamente il team sul sito ufficiale.
