Salute Globale

One Health: un modello globale di Salute per una Sanità sostenibile



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In cosa consiste l’approccio One Health, i principi su cui si basa, il ruolo strategico del Digitale e delle tecnologie emergenti come fattori abilitanti, gli esempi d’uso e le applicazioni concrete

Pubblicato il 18 lug 2025



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Il modello One Health sta diventando sempre più un approccio centrale per una Sanità sostenibile e globale.

Grazie ad una vision olistica della salute umana, animale e ambientale, è possibile affrontare in modo integrato le emergenze sanitarie, le malattie infettive e le crisi ambientali.

In questo contesto, peraltro, l’adozione delle tecnologie digitali si rivela determinante, abilitando una risposta più rapida, precisa ed efficace alle sfide globali.

Cos’è l’approccio One Health

L’approccio One Health rappresenta un cambio di paradigma fondamentale nel modo di concepire la salute globale, unendo in un sistema integrato e complesso la salute umana, quella animale e quella ambientale.

In questo modello, la Salute non è vista più come la somma di compartimenti separati, ma come un intero ecosistema in cui ogni componente interagisce con le altre.

In altre parole, One Health implica che la salute di una specie o di un elemento non può essere separata dalla salute delle altre specie e dall’ambiente che le ospita.

“Il paradigma One Health richiede un passaggio dal pensiero lineare (medicalizzazione della salute) ad un approccio olistico, sistemico e transdisciplinare che necessita del contributo di un’ampia gamma di discipline scientifiche, della comunità e dei suoi rappresentanti. In tal modo, sarà possibile gestire emergenze sociali complesse come quelle generate da fenomeni epidemici e pandemici” – ha spiegato al proposito Alessandra Scagliarini – Professoressa ordinaria Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Alma Mater Studiorum Università di Bologna – nell’approfondimento di HealthTech360One Health: come rendere operativo il concetto di Salute Unica”.

Che cos'è l'approccio One Health?
L’approccio One Health (fonte: IZSVe)

Questa visione sistemica è diventata centrale alla luce delle nuove sfide sanitarie globali. Epidemie zoonotiche, cambiamenti climatici e la crisi della biodiversità ci hanno insegnato che le risposte alla salute devono essere integrate, flessibili e capaci di affrontare le interconnessioni tra tutti questi fattori. La pandemia di COVID-19 è stato un chiaro esempio dell’urgenza di affrontare la Salute da un approccio globale e interconnesso. Non più solo emergenze isolate, ma sfide sanitarie che richiedono la cooperazione tra scienziati, governi e cittadini, che possano tracciare, monitorare e controllare la Salute in tutte le sue sfaccettature.

Le origini e l’evoluzione del concetto One Health

Le origini del concetto di One Health risalgono agli inizi del XX secolo, quando i medici e i veterinari hanno cominciato a riconoscere che molte malattie infettive erano comuni a uomini e animali. Tuttavia, è stato solo negli anni ’90 che il termine ha acquisito un significato concreto a livello scientifico e sanitario, con la creazione di gruppi di lavoro a livello internazionale come quelli promossi da OMS, FAO e OIE. Da quel momento, l’idea si è diffusa progressivamente, passando da una riflessione puramente accademica a un movimento globale che ha influenzato le politiche sanitarie internazionali.

Negli anni successivi, l’evoluzione del concetto ha visto l’integrazione di diverse discipline: scienze ambientali, biologia, medicina veterinaria e medicina umana.

Il progresso della ricerca, combinato con la crescente preoccupazione per le malattie emergenti, ha portato a un rafforzamento di questa visione sistemica. Eventi come la SARS, l’Ebola e, infine, la pandemia di COVID-19, hanno portato alla ribalta l’importanza della One Health, dimostrando quanto siano interconnessi i vari settori della Salute.

L’importanza della One Health per la Salute di tutti

Oggi One Health è riconosciuto come un approccio fondamentale per gestire le emergenze sanitarie globali. La sua applicazione concreta permette di trattare le malattie non solo a livello di individui, ma come fenomeni che attraversano più specie e sistemi. Le malattie zoonotiche, per esempio, sono responsabili di circa il 60% delle malattie infettive emergenti, e il loro impatto è tanto maggiore quanto più si ignorano le relazioni ecologiche tra animali, esseri umani e ambiente.

In un contesto di salute globale interconnessa, è essenziale un monitoraggio integrato che consideri la salute della fauna, la qualità ambientale e la salute pubblica. Questo approccio consente di affrontare le sfide in modo efficace, prevenendo le malattie e migliorando le risposte in situazioni di crisi.

Le politiche sanitarie che abbracciano il paradigma One Health migliorano la gestione delle malattie e, contemporaneamente, favoriscono lo sviluppo di politiche ambientali, agricole e sanitarie più sostenibili e inclusive.

One Health: l’occasione per ripensare il rapporto dell’uomo con il Pianeta - Umberto Agrimi
One Health: l’occasione per ripensare il rapporto dell’uomo con il Pianeta (fonte: Università di Pisa)

I 3 pilastri della One Health: salute umana, animale e ambientale

L’approccio One Health si fonda su 3 pilastri fondamentali che devono essere trattati in modo interdipendente per garantire il benessere globale:

  • salute umana;
  • salute animale;
  • ambiente.

Un singolo pilastro senza l’altro non sarebbe sufficiente per affrontare le sfide moderne, e la cooperazione tra i settori è la chiave per il successo del modello.

La salute umana nel contesto One Health: prevenzione e benessere

Nel modello One Health, la salute umana non è solo la cura delle malattie, ma la promozione di stili di vita sani e l’adozione di politiche preventive. Le azioni di prevenzione, come la vaccinazione, la riduzione dei fattori di rischio e la promozione della salute mentale, sono alla base di una strategia sanitaria che lavora in sinergia con la salute animale e quella ambientale. La gestione della salute non riguarda solo la medicina curativa, ma anche un vasto intervento educativo e sociale che si allinea a politiche che promuovano il benessere a lungo termine.

Uno degli obiettivi principali di One Health nella salute umana è prevenire malattie trasmissibili come le zoonosi. La gestione e la sorveglianza delle malattie animali sono dunque essenziali per ridurre i rischi per la popolazione umana, migliorando la resilienza delle società a nuove minacce.

Il ruolo della salute animale: zoonosi e allevamenti sostenibili

La salute animale è un pilastro fondamentale della One Health, soprattutto in relazione alle malattie zoonotiche, che costituiscono una seria minaccia per l’uomo. La gestione della salute animale, con un’attenzione particolare alla prevenzione delle malattie e alla creazione di ambienti sani per gli animali, è essenziale. L’adozione di metodi di allevamento sostenibili, ad esempio, aiuta a ridurre la diffusione di malattie tra gli animali, prevenendo così la trasmissione a esseri umani.

Gli allevamenti sostenibili, infatti, migliorano il benessere animale e minimizzano l’impatto ambientale, garantendo la sicurezza alimentare.
La ricerca scientifica, in questo caso, ha il compito di sviluppare pratiche che rispettino l’equilibrio ecologico, riducendo l’uso di antibiotici e altre sostanze chimiche che potrebbero finire nella catena alimentare.

L’ambiente come fondamento della salute globale: inquinamento e biodiversità

La salute dell’ambiente è un altro aspetto fondamentale della One Health. La perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi hanno un impatto diretto sulla salute umana e animale. L’inquinamento atmosferico, l’acqua contaminata e la deforestazione sono tutti fattori che contribuiscono alla diffusione di malattie e alla riduzione della qualità della vita.

Per contrastare questi fenomeni, è essenziale adottare politiche di protezione ambientale che riducano le emissioni di gas serra, promuovano la sostenibilità agricola e favoriscano la conservazione delle risorse naturali. La tutela degli ecosistemi, infatti, è alla base della capacità di tutti gli esseri viventi di prosperare in un ambiente sano.

One Health in pratica: esempi e applicazioni concrete

L’approccio One Health è stato applicato con successo in vari settori, portando a soluzioni concrete per affrontare le emergenze sanitarie globali. Tra questi, a titolo di esempio:

  • gestione delle epidemie;
  • controllo delle malattie zoonoticheì;
  • adozione di pratiche agricole sostenibili.

Come la One Health affronta pandemie e malattie infettive emergenti

L’esperienza della pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza la vulnerabilità della salute umana agli agenti patogeni che originano nell’ambito animale e che possono diffondersi rapidamente. Il concetto di One Health ha permesso di integrare le risposte sanitarie globali, utilizzando dati provenienti da diversi settori per monitorare, analizzare e rispondere in tempo reale all’evolversi della pandemia.

Il modello di sorveglianza sanitaria globale ha visto l’integrazione di dati umani, animali e ambientali, favorendo il controllo delle malattie in modo coordinato e tempestivo.

L’applicazione della One Health nella lotta alla resistenza agli antibiotici

Il problema della resistenza agli antibiotici è una delle sfide più gravi per la salute globale. L’approccio One Health ha permesso di agire su più fronti:

  • prevenire l’abuso di antibiotici in medicina umana e veterinaria;
  • migliorare la gestione degli allevamenti;
  • promuovere alternative terapeutiche.

Attraverso politiche sanitarie integrate, si è riusciti a monitorare e ridurre l’uso di antibiotici, limitando la crescita di batteri resistenti.

I batteri non conoscono confini. La strategia "One health"
La strategia One Health per l’antibiotico-resistenza (fonte: Ministero della Salute)

One Health: il ruolo strategico del Digitale come fattore abilitante

La stretta interdipendenza e sinergia tra Digitale e Salute implica una riflessione profonda su governance, etica, accesso e utilizzo delle tecnologie.
Non a caso, il Digitale gioca un ruolo cruciale nell’implementazione del modello One Health: le tecnologie emergenti, infatti, consentono di raccogliere, analizzare e gestire grandi quantità di dati provenienti da diversi ambiti: umano, animale e ambientale.

L’utilizzo di Big Data, Intelligenza Artificiale e sistemi di sorveglianza sanitaria contribuiscono a costruire un ecosistema informativo globale che permette di anticipare e rispondere rapidamente alle crisi sanitarie.

L’utilizzo dei Big Data nella sorveglianza sanitaria globale

I dati possono salvarci la vita: i Big Data, infatti,sono uno strumento essenziale sia per le cure che per monitorare e prevenire la diffusione di malattie.

L’analisi dei dati provenienti da ospedali, cliniche veterinarie, agenzie ambientali e istituzioni di ricerca permette di ottenere una visione globale della salute pubblica. Attraverso l’elaborazione e l’analisi di enormi quantità di dati, è possibile tracciare le malattie in tempo reale, identificare i fattori di rischio e attuare misure di prevenzione in modo tempestivo.

In particolare, le tecnologie di machine learning e analisi predittiva permettono di identificare pattern e tendenze, aiutando a prevedere focolai epidemici o l’evoluzione della diffusione di malattie.

L’integrazione di dati ambientali e sanitari è essenziale per comprendere le cause che portano all’insorgere di malattie infettive, come i cambiamenti climatici o l’inquinamento.

Il ruolo chiave dell’Intelligenza Artificiale

“Una visione globale per il futuro della Salute. Solo così la tecnologia e le sue nuove applicazioni sperimentali potranno aiutarci davvero in direzione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030” – ha spiegato Fidelia Cascini – Ricercatrice e Docente di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica Sacro Cuore – Digital Health expert, DGSISS Ministero della Salute – nell’approfondimento di HealthTech360L’Intelligenza Artificiale motore della One Health per lo Sviluppo Sostenibile”.

L’Intelligenza Artificiale, infatti,rappresenta uno degli sviluppi tecnologici più promettenti nel contesto della One Health. L’AI può essere utilizzata per analizzare i dati provenienti da diverse fonti, identificare segnali di allarme precoci e suggerire azioni preventive.

I sistemi di AI possono prevedere i focolai di malattie infettive, monitorare i movimenti di animali selvatici e domestici, e ottimizzare le politiche di prevenzione a livello globale.

Inoltre, l’Intelligenza Artificiale viene utilizzata per migliorare le strategie di trattamento e diagnosi. Sistemi di diagnosi automatizzati, basati su AI, possono analizzare campioni biologici o immagini mediche per identificare malattie con alta precisione, anche in contesti a basse risorse, favorendo un accesso più equo e sostenibile all’assistenza sanitaria.

Telemedicina e monitoraggio ambientale remoto

La Telemedicina è diventata una risorsa fondamentale nel modello One Health, soprattutto per la gestione di malattie in zone remote o per il monitoraggio di animali a distanza.
Attraverso dispositivi e sensori IoT, infatti, è possibile monitorare in tempo reale le condizioni di salute di animali e persone, intervenendo tempestivamente in caso di necessità.

“La Telemedicina è una grande opportunità che può aumentare il livello di esigibilità del diritto alla salute dei cittadini, la sostenibilità e l’innovazione della Sanità” – ha spiegato al proposito Tonino Aceti – Presidente di Salutequità – nell’approfondimento di HealthTech360Telemedicina elemento abilitante per l’equità di accesso alle cure”.

Inoltre, le piattaforme digitali di monitoraggio ambientale, che utilizzano sensori per rilevare il livello di inquinamento, la qualità dell’acqua e altri parametri ecologici, sono essenziali per ottenere un quadro completo e tempestivo delle condizioni ambientali. Questo tipo di monitoraggio aiuta a prevenire la diffusione di malattie, come quelle respiratorie causate dall’inquinamento atmosferico.

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