La medicina estetica è uno dei settori che non conosce crisi in tutto il mondo ed è per questo che molte delle novità tecnologiche in ambito medico trovano, inizialmente, spazio di sviluppo all’interno di questo settore.
È quanto avviene, per esempio, per molte nuove applicazioni motorizzate che fanno uso di micromotori con diametro di poco superiore a 1 cm. Tre esempi caratteristici in tal senso sono offerti dai sistemi per il drenaggio della pelle, dalle macchine per massaggio e dai dispositivi per applicare trucco semipermanente.
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L’importanza della miniaturizzazione
Negli ultimi anni il livello di innovazione tecnologica nell’ambito dei dispositivi medici motorizzati è cresciuto di pari passo con la capacità di produrre motori sempre più piccoli. La riduzione della dimensione non deve però avvenire a scapito di altre caratteristiche quali la rapidità di risposta, la potenza e l’elevata durata delle batterie.
Per riuscire a coniugare queste caratteristiche sono stati sviluppati micromotori basati su un modello progettuale detto coreless. Nei motori coreless, il nucleo in ferro presente nel rotore dei motori tradizionali per ospitare l’avvolgimento in rame semplicemente non c’è più, sostituito da una configurazione a cilindro autoportante.
“I motori di tipo coreless – spiega Claudio Feré, cofondatore e manager di F&C Solutions, azienda con sede a Concorezzo (MB) specializzata nello sviluppo di soluzioni che richiedono micromotori – grazie all’assenza del nucleo ferroso sono più facilmente miniaturizzabili, più leggeri e con un minore momento d’inerzia che favorisce una risposta rapida. Inoltre, questo modello progettuale riduce il rumore, minimizza le vibrazioni e assicura un’elevata efficienza energetica rispetto ai motori tradizionali. Tutte queste caratteristiche sono essenziali per sviluppare dispositivi medici motorizzati.”
Il massaggio e il drenaggio che rende bella la pelle
I motori coreless vengono utilizzati, per esempio, all’interno di sistemi per applicazioni di linfodrenaggio con finalità estetiche.
I dispositivi di questo tipo sono concettualmente semplici e prevedono la presenza di un manipolo che ospita una serie di rulli forati messi in rotazione da micro motoriduttori. L’azione dei rulli sulla pelle crea un vuoto di aspirazione che determina un drenaggio dei liquidi con un effetto lifting sulla pelle. Questo tipo di trattamento richiede un medico perché viene effettuata un’asportazione di liquidi; esistono, tuttavia, macchine con una riduzione delle funzionalità che possono essere utilizzate anche da un’estetista.
I dispositivi in commercio sono disponibili con manipoli di diverse dimensioni in base alla parte del corpo che deve essere trattata. Per le zone vicino al viso e agli occhi vengono utilizzati manipoli più piccoli che montano motoriduttori con diametro di 13 mm. Per il trattamento di superfici di maggiori dimensioni, la dimensione del motoriduttore sale a 17 mm mentre, per il trattamento di superfici più ampie, come gambe e glutei, si usano manipoli che montano motoriduttori da 22 mm.
Sistemi analoghi che utilizzano rulli in movimento sono utilizzati per lo sviluppo di sistemi massaggianti. In questo caso i manipoli non sono forati e sono movimentati da motori più grandi, con diametro fino a 30 mm, per poter garantire la potenza richiesta.
“I due aspetti più importanti nei dispositivi medici motorizzati per le applicazioni che richiedono un contatto con il corpo – spiega Feré – sono la silenziosità e la riduzione al minimo delle vibrazioni. Per questo motivo vengono utilizzati motori di tipo coreless che riescono a coniugare minimo ingombro con minime vibrazioni e massima silenziosità”.
Il trucco semipermanente
Il trucco semipermanente è un’applicazione usata a fini estetici che si è affermata recentemente. In sintesi si tratta di un trattamento di dermopigmentazione che prevede l’introduzione di piccole quantità di pigmento nello strato più superficiale della pelle. L’inchiostro così introdotto viene assorbito gradualmente dalla pelle e la durata può arrivare a due anni ma, effettuando ritocchi periodici, può essere ulteriormente allungata. La cancellazione, da eseguire in un centro specializzato, non lascia tracce.
L’obiettivo del trattamento è di garantire un make-up sempre perfetto, ma anche di correggere imperfezioni del viso o macchie della pelle.
Questo trattamento viene realizzato tramite un ago movimentato longitudinalmente da un micromotore che muove un meccanismo eccentrico mediante un dispositivo motorizzato simile a quello utilizzato per i tatuaggi.
“Nei dispositivi per il trucco semipermanente – conclude Feré – l’utilizzo di motori coreless con diametro non superiore a 16 mm è d’obbligo. Innanzitutto, per realizzare un apparecchio piccolo e leggero che possa essere mosso facilmente. Inoltre, l’assenza di vibrazioni e la fluidità del movimento sono requisiti indispensabili non solo per ottenere un risultato di alta qualità, ma anche per garantire la sicurezza, considerando che l’applicazione avviene su parti del corpo delicate come le labbra o le palpebre. Infine, la silenziosità è essenziale sia per non disturbare chi applica il trucco sia per non compromettere il comfort del soggetto trattato”.