Sanità Digitale

Digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale: esperienze e vision per un cambiamento strutturale



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Governance dei dati, Medicina generale, Intelligenza Artificiale e interoperabilità: modelli, strategie e sfide da vincere per un sistema sanitario più efficiente e sostenibile. Il punto di vista degli esperti

Pubblicato il 5 giu 2025



digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale

La digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale è una realtà in divenire che coinvolge tutti i livelli dell’organizzazione sanitaria: dalle infrastrutture regionali alle policy nazionali, dai medici di base ai vertici amministrativi.

Il quadro è articolato: da un lato, l’adozione crescente di strumenti digitali e intelligenza artificiale in ambito clinico e gestionale; dall’altro, le sfide aperte legate a interoperabilità, sostenibilità, affidabilità dei dati e salvaguardia della relazione medico-paziente.

Il digitale come motore dell’innovazione in Sanità

L’innovazione digitale può diventare leva strutturale per la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale, rendendolo più efficiente, equo e orientato al futuro.

Le esperienze istituzionali, regionali e professionali mettono in luce un cambiamento già in atto, con risvolti concreti nell’organizzazione dei servizi, nell’utilizzo dei dati e nell’impiego dell’intelligenza artificiale. Un ecosistema in evoluzione che richiede interoperabilità, competenze e sostenibilità economica per poter crescere oltre i progetti pilota e trasformarsi in infrastruttura del sistema sanitario.

Le sfide della digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale

La digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale rappresenta una delle sfide più complesse ma necessarie per l’Italia, ma anche un’opportunità irrinunciabile.

Varie realtà ne stanno già sperimentando il potenziale trasformativo. Al convegno organizzato di recente dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, gli esperti di FIASO, Regione Puglia, FIMMG e Dipartimento per la Trasformazione Digitale si sono confrontati sul tema della digitalizzazione in ambito sanità, osservando come la digitalizzazione del sistema sanitario nazionale si configuri oggi come una delle principali leve per rispondere alle sfide di sostenibilità ed efficienza.

Digitalizzazione del SSN: serve un cambio di paradigma

Per Paolo Petralia, vicepresidente vicario di FIASO, la digitalizzazione del sistema sanitario nazionale non può rimanere confinata agli specialisti tecnologici, ma deve diventare patrimonio comune di clinici, operatori e amministratori.

La trasformazione digitale richiede consapevolezza diffusa, integrazione di ruoli e cultura del dato. L’Intelligenza Artificiale, già utilizzata per l’analisi di immagini e la generazione automatica di documenti, è uno strumento abilitante, ma incontra limiti normativi e resistenze culturali. L’esperto invita a un cambio di paradigma: dall’innovazione episodica alla quotidianità digitale, dalla spesa straordinaria alla spesa corrente, da una governance verticale a una responsabilizzazione diffusa.

La digitalizzazione come leva per la sostenibilità del sistema sanitario

Vito Montanaro, direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, ha illustrato come la Regione stia concretamente attuando la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale attraverso l’integrazione dei dati, l’interconnessione tra strutture e l’uso del Fascicolo Sanitario Elettronico, oggi utilizzato da oltre il 70% della popolazione adulta pugliese.

L’esperto denuncia però un eccesso informativo, che rischia di generare immobilismo. Per affrontare questo scenario, propone una semplificazione dei flussi informativi e un allineamento nazionale dei sistemi regionali, chiedendo ad Agenas di assumere un ruolo guida per garantire equità e uniformità tra territori.

La digitalizzazione, secondo Montanaro, deve essere vista come leva per la sostenibilità del sistema sanitario, e non come costo accessorio.

Progetto EDS: infrastrutture federate e AI su dati certificati

Roberto Soj, responsabile del progetto EDS presso il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ha fornito aggiornamenti sul nuovo ecosistema dei dati sanitari, pensato per supportare la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.

Il modello EDS prevede un’architettura federata che consente alle Regioni di gestire i propri dati in modalità centralizzata o decentralizzata, mantenendo pieno controllo e proprietà. A partire da settembre, anche le prestazioni di telemedicina alimenteranno l’ecosistema, offrendo una base certificata per applicazioni avanzate di intelligenza artificiale.

L’esperto sottolinea che il vero valore dell’AI emergerà solo se si parte da dati affidabili, governati e condivisi e rilancia la necessità di modelli economici sostenibili, mutuati dal mondo industriale, per garantire la continuità e l’efficacia dei processi innovativi.

La relazione con il paziente anche in un contesto digitale

Paolo Misericordia, responsabile ICT della FIMMG, ha portato la prospettiva della Medicina di famiglia, sottolineando come la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale debba partire anche dal territorio.

Il carico amministrativo e le nuove modalità di comunicazione, come email e messaggistica, stanno cambiando la relazione medico-paziente. L’AI può offrire un supporto importante nella gestione dei contatti e nella redazione della documentazione, ma i medici restano prudenti nel delegare a queste tecnologie funzioni cliniche.

L’esperto evidenzia l’importanza di mantenere la relazione empatica e fiduciaria con il paziente, anche in un contesto digitale, e chiede un maggior coinvolgimento dei medici nei processi di sviluppo e regolazione degli strumenti tecnologici.

Governance, equità e cultura del dato per la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale

I casi d’uso presentanti al convegno dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano dimostrano che la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale non è più un’opzione, ma una traiettoria necessaria.

Le tecnologie sono disponibili, i dati stanno diventando accessibili e l’Intelligenza Artificiale è pronta a supportare decisioni e processi. Tuttavia, il successo di questa trasformazione dipenderà dalla capacità di superare i silos organizzativi, armonizzare le architetture regionali, formare competenze trasversali e definire una governance condivisa. Solo così sarà possibile garantire equità di accesso alle cure, continuità assistenziale e sostenibilità economica nel lungo periodo. La digitalizzazione, in definitiva, deve diventare cultura di sistema, e non solo innovazione tecnica.

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