Case Study

L’innovazione energetica nella sanità pubblica: il caso dell’AUSL Romagna



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Il modello applicato da AUSL Romagna per il Piano Energetico è altamente replicabile in tutti quei contesti caratterizzati da un patrimonio immobiliare vasto con edifici di grande dimensione, rappresentando quindi una soluzione concreta per superare la cronica scarsità di capitale per investimento tipica del settore pubblico

Pubblicato il 9 lug 2025

Paolo Bianco

Energy Manager Azienda USL della Romagna



piano energetico AUSL Romagna

L’Azienda USL della Romagna (AUSL Romagna) è l’ente pubblico gestore della sanità per le Province di Rimini, Forlì – Cesena e Ravenna, creata nel 2014, a seguito della fusione delle quattro diverse AUSL locali al servizio delle singole zone territoriali.

L’Azienda serve circa 1,1 milioni di cittadini, ed opera in più di 150 edifici, distribuiti su 5.100 km2 nel territorio, risultando essere una delle principali entità per quanto riguarda la sanità pubblica italiana.

Il Piano Energetico AUSL Romagna: il contesto e la concezione

Il Piano Energetico AUSL Romagna (progetto PEAR) è iniziato nel 2011 (all’epoca nell’ex AUSL di Rimini) ed è stato completamente ridefinito nel 2015, a seguito della fusione, per garantire conformità normativa e unità di approccio nel mutato contesto aziendale e nazionale.

Il Piano d’Azione Energetico dell’AUSL Romagna sviluppa un approccio globale e diffuso alla riqualificazione energetica degli edifici, applicato in ogni sito (secondo il motto: nessuno viene lasciato indietro) e valutando tutti gli aspetti dell’impatto ambientale degli ospedali.

Alla base del Piano Energetico AUSL Romagna sono fondanti 3 concetti chiave.

Il primo è la “pipeline” di numerosi interventi portati avanti a vari stadi di sviluppo (progetto – esecuzione lavori – monitoraggio), in modo che i risparmi ottenuti dai primi interventi finanziano quelli successivi, e che anche se alcuni vengono bloccati, gli altri consentono comunque di mantenere attivo il meccanismo.

Il secondo concetto chiave alla base del Piano Energetico AUSL Romagna è la combinazione degli interventi di efficienza energetica (selezionati tra oltre 30 linee di azione) e produzione di energia da fonti rinnovabili (principalmente fotovoltaico con oltre 20 impianti per 2,1 MWp già in esercizio, e pompe di calore, con 8 diverse installazioni già realizzate per oltre 2 MW di potenza termica), in modo da ottimizzare i risultati dal punto di vista tecnico, grazie agli effetti combinati.

Il terzo, ma non ultimo, è l’applicazione a tappeto in tutti gli edifici delle stesse azioni, così che i grandi edifici con i loro numeri e la relativa economia di scala “trainano” anche le sedi più piccole (in cui i risparmi specifici per kWh sono invece maggiori), sicché nessuno viene lasciato indietro.

Le caratteristiche del Piano Energetico AUSL Romagna

La stesura del Piano Energetico AUSL Romagna è partita dalla fase di analisi delle opportunità di riqualificazione energetica delle strutture: è stata definita una griglia di oltre 30 possibili azioni principali (i cui risultati erano stati validati da interventi pilota nei primi anni di attuazione del piano), da applicare a tutti i 50 edifici aziendali di grandi dimensioni (> 500 m2), dopodiché è stata effettuata un’ampia campagna di raccolta dati e diagnosi energetica degli interventi, effettuando quindi il matching tra le opportunità teoricamente disponibili e le effettive possibilità di realizzazione negli edifici reali.

L’applicazione coordinata delle azioni, raggruppate in gruppi successivi attivati secondo l’effettiva disponibilità dei fondi (in particolare in base ai bandi della Regione Emilia Romagna), di dimensione crescente di investimento grazie al reimpiego degli incentivi stessi e dei risparmi generati, ha consentito una progressiva estensione dell’attività alla gran parte del patrimonio immobiliare (attualmente sono stati riqualificati i 30 edifici più grandi, sui 50 edifici principali operati dall’AUSL Romagna).

Inoltre, è stata ideata e attivata, nei limiti della disponibilità dei fondi, un’azione di rinnovo del parco auto e di implementazione della mobilità sostenibile: è stato implementato un sistema informatico basato sulla condivisione/prenotazione di auto e armadietti automatici per il ritiro/restituzione delle chiavi che consente di dare la priorità alle auto più moderne, via via che si completa il processo di sostituzione, ottenendo anche cinque milioni di contributi PNRR Missione 5 (quindi aggiuntivi rispetto a quelli dedicati alla Sanità).

Il Piano Energetico dell'AUSL della Romagna
Paolo Bianco, Energy Manager dell’AUSL della Romagna, illustra i pilastri su cui si basa il Piano Energetico aziendale

Le scelte tecnologiche

Le principali tecnologie applicate dal Piano Energetico AUSL Romagna nella riqualificazione degli edifici sono le seguenti:

  • ristrutturazione impianti termici (30+ caldaie a condensazione sostituite con modelli a condensazione per oltre 40 MW di potenza, 2.000+ valvole termostatiche);
  • sostituzione di componenti elettrici obsoleti (150+ motori HVAC, 50 inverter di ventilatori, 30.000+ apparecchi di illuminazione, 10+ sistemi di raffreddamento per più di 6 MW);
  • ristrutturazione dell’involucro edilizio (7.000+ m2 di isolamento, 3.000 m2 di sostituzione delle finestre);
  • impianti fotovoltaici (20 impianti realizzati per 2.100 kWp, altri previsti per oltre 1.000 kWp a breve, 8.000 kWp con future operazioni PPP);
  • impianti di cogenerazione (7 completati per 3.400 kW di potenza elettrica, 5 in costruzione per 800 kWe, 3 previsti nei prossimi due anni per 2.500 kWe);
  • produzione da fonti energetiche rinnovabili termiche (pompe di calore per 800 kW realizzate, 900 in costruzione e 1.500 kW previste in futuro, 2 impianti solari termici realizzati e 2 previsti per 400 mq).

Principali azioni gestionali applicate:

  • ottimizzazione energetica nell’intero processo di gestione dell’edificio (compresi appalti, costruzione, messa in servizio, manutenzione, acquisto);
  • gestione dell’acqua (inclusa la raccolta dell’acqua piovana, l’uso dell’acqua di pozzo per il lavaggio, il raffreddamento evaporativo e la separazione dei solidi con vagli fini a tamburo rotante prima dello scarico nelle fognature);
  • azioni di riduzione dei rifiuti (ad esempio, raccolta differenziata di carta, vetro e plastica in tutte le sedi, rimozione delle bottiglie di plastica in tutte le mense aziendali).

Principali azioni relative alla mobilità sostenibile:

  • introdurre una car policy per l’acquisto esclusivo di auto a gas ed elettriche;
  • software per condividere l’auto tra dipendenti di diversi servizi, favorire l’uso di auto più efficienti per primi, promuovere il car sharing/pooling durante le missioni di lavoro e ridurre l’uso delle auto “grigie” (in fase di sviluppo, con il 20% di edifici e il 40% di flussi veicolari già coperto);
  • ampliamento degli spazi di parcheggio riservati alle bici e all’utenza debole (dialisi, handicap via dicendo).

Infine, essendo AUSL Romagna un’organizzazione di grande dimensione, con oltre 15.000 dipendenti, per coinvolgere gli stakeholder e attivare la sinergia tra le azioni tecnologiche e la modifica dei comportamenti sono stati concepiti diversi eventi speciali di sensibilizzazione, tra cui:

  • distribuzione di lampadine e kit di risparmio idrico in regalo da installare a casa;
  • spegnimenti dimostrativi delle luci esterne e delle insegne;
  • adesione alle campagne nazionali di risparmio energetico;
  • caccia alla lampadina (chiedendo a medici e infermieri di segnalare vecchie lampade ad incandescenza per sostituirle con LED).

L’innovazione di processo e tecnologica nel Piano Energetico AUSL Romagna

L’innovazione è una caratteristica fondante del Piano.

Dal punto di vista tecnologico, sono stati implementati approcci innovativi di impiego delle tecnologie, in particolare per quanto riguarda le fonti rinnovabili termiche.

Per l’energia termica l’Ospedale, infatti, è un contesto particolarmente difficile, a causa delle temperature elevate a cui lavorano gli impianti: sono stati quindi concepite numerose applicazioni speciali.

Ad esempio, si sono installati sistemi a pompa di calore al posto del normale recupero termico a batterie idroniche delle Unità di Trattamento dell’Aria (raggruppando numerose UTA presenti in un piano tecnico con un’apposita rete idraulica, per ottenere una macchina di taglia importante).

In altre situazioni, le pompe di calore sono state installate “a cavallo” tra i circuiti primari di acqua calda e acqua refrigerata (in modo che le macchine prelevano il calore da quest’ultimo, e lo riversano sul primo), raddoppiando quindi l’effetto utile.

L’uso dell’Intelligenza Artificiale nel progetto PEAR di AUSL Romagna

Il progetto comprende poi alcune linee di sviluppo dell’impiego dell’Intelligenza Artificiale, tra cui spiccano:

l’informatizzazione della gestione fatture, con l’impiego di una suite software che verifica automaticamente le componenti contrattuali e regolate garantendo la riconciliazione dei documenti e la liquidazione automatica massiva (impiegando l’AI per riconoscere ed estrarre direttamente i dati dalle fatture in pdf);

la gestione dei circuiti frigoriferi principali a temperatura scorrevole, in modo da massimizzare l’efficienza dei gruppi nei periodi di carico parziale.

Infine, l’innovazione si completa con l’approccio progettuale alla certificazione di sostenibilità ambientale, avendo previsto lo sviluppo del Nuovo Ospedale di Cesena come il primo ospedale pubblico italiano certificato LEED Gold.

Impatto ambientale: i risultati ottenuti

I risultati ottenuti dal Piano Energetico AUSL Romagna in termini di riduzione dell’impatto ambientale sono i seguenti:

  • ristrutturazione profonda di tutti i principali edifici gestiti dall’Agenzia (13 ospedali e 25 edifici distrettuali/amministrativi), con rinnovamento completo dell’impianto edilizio e riqualificazioni parziali e mirate dell’involucro edilizio, nonostante dimensioni e ubicazione (nessuno lasciato indietro);
  • promozione capillare delle fonti energetiche rinnovabili, con 20 impianti fotovoltaici installati su ogni tetto disponibile (anche pensiline) per un totale di oltre 2100 kWp di potenza;
  • ristrutturazione profonda con almeno due diversi edifici in fase di demo/ricostruzione per raggiungere il livello di prestazione NZEB;
  • innovazione nella progettazione degli edifici ospedalieri e sanitari, con il nuovo Ospedale di Cesena che dovrebbe raggiungere il livello LEED Gold (primo ospedale pubblico in Italia);
  • altre misure di autoproduzione (ad esempio, centrali di cogenerazione) programmate per superare il 50% di energia elettrica autoprodotta (24% già raggiunto nel 2022), con obiettivo di superare il 70%;
  • riduzione a lungo termine delle emissioni di CO2 (oltre 11.000 tonnellate annue di CO2 rimosse, -14% a fronte di una crescita del +15% della superficie edificata: ciò significa un -27% se normalizzato per la superficie gestita).

I risultati economici complessivi

Oltre ai risultati in termini di riduzione dell’impatto ambientale, il Piano ha consentito di ottenere anche i seguenti risultati economici complessivi:

  • elevato volume di investimenti (14 M€ nel periodo 2017-23), ottenuto unendo tutte le fonti disponibili (partnership nazionale, regionale, europea e privata);
  • riduzioni di budget molto importanti: -26% 2021 rispetto al 2012, per un risparmio di oltre 8 milioni di euro ogni anno (i cambiamenti globali nel periodo 2022-2023 rendono impossibili i confronti economici con periodi più recenti);
  • coinvolgimento continuo di oltre 15.000 dipendenti con azioni di sensibilizzazione, eventi, newsletter e altro;
  • ampio impatto sul mercato delle costruzioni, con più di 30 differenti imprese coinvolte, per un volume di oltre 350.000 ore lavorate immesse con effetto anticiclico nel settore dell’edilizia (anche negli anni di crisi del settore).

Complessivamente, il Piano Energetico AUSL Romagna raggiunge un equilibrio economico con un rientro degli investimenti valutato compreso mediamente in un periodo di 5 anni, grazie alla metodica di selezione delle priorità degli investimenti (perseguiti dando priorità agli interventi con tempi di rientro più brevi, in modo da rigenerare il più rapidamente possibile risorse da reinvestire).

Si consideri che, essendo le risorse aziendali cofinanziate mediamente per un valore tra il 60% e l’80% (a seconda del progetto), il tempo di rigenerazione delle risorse a valere sul bilancio aziendale è compreso tra uno e due anni, consentendo quindi un rifinanziamento del piano stesso anno dopo anno.

Piano Energetico AUSL Romagna: sviluppi futuri e riconoscimenti

Il Piano Energetico AUSL Romagna è concepito come un framework in continuo sviluppo.
Per continuare a perseguire la decarbonizzazione degli ospedali assume sempre maggiore importanza il rapporto con il territorio, tramite l’attivazione di partnership con gli altri attori, in particolare gli enti locali.

AUSL Romagna è già socia fondatrice di oltre dieci comunità energetiche rinnovabili (ubicate nelle tre province dove opera con proprie sedi), programma l’adesione delle proprie sedi territoriali nelle CER in corso di creazione da parte degli enti locali e sta lavorando con i Comuni del proprio territorio per acquisire la concessione dei parcheggi limitrofi agli Ospedali, dove espandere ulteriormente i propri impianti fotovoltaici su pensilina.

Le nuove possibilità aperte dalle comunità energetiche e dall’autoconsumo a distanza permetteranno quindi di attivare delle partnership multilivello, da un lato con gli enti locali per espandere l’area di azione, dall’altro con operatori privati per potenziare anche il flusso degli investimenti per un’ulteriore decarbonizzazione dei consumi degli ospedali, valorizzando terreni di proprietà dell’AUSL, sul modello dei Power Purchase Agreement, per il tramite di bandi in PPP per cui AUSL Romagna ha già ricevuto diverse manifestazioni di interesse.

Il modello applicato da AUSL Romagna è altamente replicabile in tutti quei contesti caratterizzati da un patrimonio immobiliare vasto con edifici di grande dimensione, rappresentando quindi una soluzione concreta per superare la cronica scarsità di capitale per investimento tipica del settore pubblico.

Il Progetto è stato premiato con numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, culminati nella selezione nei 3 migliori progetti europei agli EUSEW Awards, per la categoria Local Energy Action, nell’ambito della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile 2024.

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