Digital Health governance

Sanità Digitale in Italia: le sfide da vincere perché si affermi davvero



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Le tecnologie digitali stanno impattando sempre più sul rapporto tra cittadini, professionisti e sistema sanitario. Mentre l’adozione di strumenti come Telemedicina, FSE e AI aprono nuove strade, però, permangono ostacoli e barriere legati a governance, integrazione e coinvolgimento reale dei pazienti

Pubblicato il 23 lug 2025



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Lo sviluppo della sanità digitale in Italia sta attraversando una fase cruciale di crescita e trasformazione, spinta da investimenti pubblici significativi come quelli del PNRR e dall’adozione progressiva di tecnologie innovative.

Dai servizi di telemedicina fino all’uso dell’intelligenza artificiale, passando per la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico, il sistema sanitario si avvia verso un modello più connesso e centrato sul cittadino.

Tuttavia, i dati presentati da Deborah De Cesare – Direttrice Osservatori Sanità Digitale – durante il convegno promosso dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano mettono in luce diverse sfide ancora aperte: dalla necessità di ampliare la diffusione degli strumenti digitali a una maggiore integrazione tra i diversi attori del sistema, fino a una governance più attenta ai temi dell’etica e della sostenibilità.

Lo sviluppo della Sanità Sigitale in Italia si presenta oggi come un panorama ricco di opportunità ma anche di criticità, segnando i germogli di una trasformazione strategica e strutturale del settore.

La centralità del cittadino e il nuovo ruolo della Farmacia

Lo sviluppo della Sanità Digitale parte dalla centralità del cittadino e del paziente nell’ecosistema sanitario digitale.

La digitalizzazione non è fine a se stessa, ma uno strumento per integrare e migliorare le relazioni tra utenti e operatori sanitari, sia a livello territoriale sia nelle strutture ospedaliere.

Il ruolo del medico curante rimane prioritario come primo riferimento informativo, ma si registra una crescita significativa nel ruolo del Farmacista, che diventa un punto di prossimità per i cittadini, specialmente per quelli che non hanno un medico di riferimento stabile.

“La Farmacia di domani e, dunque, il nuovo Farmacista, avranno molto a che fare con le tecnologie digitali: il computer, oggi utilizzato per la gestione del magazzino e delle vendite, diventerà il suo prezioso alleato in tutte le nuove attività legate alla Farmacia dei Servizi, a partire dalle prestazioni di ttelemedicina e dall’integrazione con i sistemi informativi delle Regioni e delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere” – ha spiegato al proposito Paolo Colli Franzone (Presidente IMIS) su HealthTech360 nell’approfondimento “La Farmacia del futuro”.

Tra i servizi offerti dalla farmacia, la telecardiologia è quasi universalmente diffusa, mentre altri servizi innovativi come il monitoraggio dell’aderenza terapeutica e la consegna a domicilio stanno guadagnando interesse sia da parte dei farmacisti sia dei cittadini.

L’evoluzione del ruolo del Farmacista è rilevante nello sviluppo della sanità digitale perché si configura come un alleato della medicina primaria, capace di supportare i pazienti e alleggerire la pressione su un sistema sanitario che soffre di carenza di medici.

La farmacia diventa quindi un presidio territoriale strategico nell’erogazione di servizi di telemedicina, un passo importante verso una sanità di prossimità efficace e digitale.

Informazione sanitaria e strumenti digitali: evoluzione e criticità

Nel quadro dello sviluppo della sanità digitale, emerge una differenza significativa tra cittadini e pazienti nel modo di cercare informazioni sanitarie.

I pazienti privilegiano canali istituzionali e fonti affidabili come portali ufficiali e associazioni di pazienti, mentre i cittadini si affidano maggiormente a motori di ricerca generici, con un rischio implicito legato alla qualità delle informazioni.

Particolarmente rilevante è l’uso crescente di chatbot basati su intelligenza artificiale, come ChatGPT. Un cittadino su tre ha già utilizzato questo tipo di strumento per questioni di salute, con un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno precedente.

Questi strumenti, rapidi e facili da usare, offrono risposte che incrociano più fonti, ma pongono anche sfide di affidabilità e integrazione con i professionisti sanitari, fondamentali per mantenere la qualità dell’assistenza.

Fascicolo Sanitario Elettronico: adoption e sfide

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno degli strumenti chiave nello sviluppo della sanità digitale, permettendo la condivisione e la gestione dei dati clinici in modo più efficiente.

L’adozione del FSE ha raggiunto il 41% tra i cittadini, con una crescita moderata tra i professionisti sanitari.

Il consenso alla condivisione dei dati è sempre più diffuso tra i pazienti, che ne riconoscono il valore per il miglioramento della cura e per l’efficacia clinica derivante dalla visione completa della storia sanitaria.

La sfida più grande resta l’alimentazione continua e aggiornata del Fascicolo, accompagnata da azioni di formazione e informazione a livello regionale per aumentare l’utilità e l’uso concreto del FSE in tutta la rete territoriale sanitaria.

Comunicazione digitale tra pazienti e medici tra vantaggi e barriere

Lo sviluppo della sanità digitale vede un impiego massiccio di app di messaggistica, con il 60% dei cittadini che utilizza WhatsApp per comunicare con i medici. Questo canale rappresenta un vantaggio in termini di rapidità e comodità, ma genera un significativo carico aggiuntivo per i professionisti sanitari, con una media di un’ora extra giornaliera dedicata a gestire messaggi fuori orario.

Si stima che l’adozione di piattaforme di comunicazione strutturate potrebbe far risparmiare ai medici oltre una settimana lavorativa all’anno, liberando risorse per attività a maggior valore clinico.

Ciò evidenzia l’importanza di un uso consapevole e regolato delle tecnologie digitali per migliorare l’efficienza e la qualità della relazione medico-paziente.

Telemedicina e sanità territoriale: potenzialità e ostacoli

“Per ridefinire un modello di organizzazione sanitaria che sia sempre più prossima alla casa del paziente, occorre puntare su un approccio che ponga il digitale al centro del processo d’innovazione della Sanità” – avevano già spiegato su HealthTech360 Deborah De Cesare e Mattia Olive nell’approfondimento “Telemedicina e tecnologie digitali per l’integrazione ospedale-territorio

E in effetti, come sottolineato anche nel suddetto convegno, la telemedicina, fulcro degli investimenti del PNRR, è un elemento centrale nello sviluppo della sanità digitale. Nonostante una buona diffusione in alcuni ambiti specialistici, permangono però difficoltà nell’integrazione con i servizi territoriali e nella coordinazione tra i diversi attori, come farmacisti e operatori infermieristici.

“Investire oggi nella telemedicina e nella digitalizzazione dei servizi sanitari territoriali è essenziale per vedere risultati tangibili nel futuro” – aveva spiegato al proposito su Healthtech360 Domenico Marino – Professore associato Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria – nell’approfondimento “Telemedicina e PNRR: cosa ci si aspetta per il futuro della Sanità”,

L’obiettivo – è stato precisato nel corso del convegno – è fare in modo che la telemedicina diventi parte integrante della rete territoriale, supportando l’accesso alle cure in un contesto di domanda crescente e carenza di risorse mediche. Ciò richiede una governance efficace e modelli organizzativi che valorizzino la complementarità tra digitale e prossimità sanitaria.

Intelligenza Artificiale: opportunità, regole e responsabilità

L’Intelligenza Artificiale rappresenta una frontiera avanzata nello sviluppo della sanità digitale, con potenzialità trasformative nella diagnostica e nella gestione dei dati clinici. Al contempo, solleva questioni etiche e di tutela della privacy che richiedono un quadro normativo chiaro e rigoroso.

Il regolamento europeo AI Act adotta un approccio basato sul rischio, vietando sistemi con rischi inaccettabili (come il riconoscimento facciale in contesti sensibili) e imponendo controlli severi per quelli a rischio elevato. Il regolamento si applica a fornitori, utilizzatori e autorità, anche extra UE, e prevede sanzioni pesanti per le violazioni.

L’adeguamento a questa normativa rappresenta per le aziende italiane una sfida ma anche un’opportunità per garantire un uso etico, responsabile e sostenibile dell’AI in ambito sanitario che metta sempre al centro il rispetto dei diritti delle persone e la qualità delle cure.

Lo sviluppo della Sanità Digitale tra innovazione e sostenibilità

Lo sviluppo della sanità digitale in Italia è un processo complesso e articolato che coinvolge innovazioni tecnologiche, trasformazioni organizzative e normative evolutive. Pur con progressi rilevanti, la sfida resta quella di costruire un sistema integrato, efficiente e sostenibile che ponga davvero il paziente al centro. L’adozione consapevole di strumenti digitali quali Fascicolo Sanitario Elettronico, telemedicina, chatbot e intelligenza artificiale, insieme a una governance attenta e partecipata, costituiscono le fondamenta per consolidare e ampliare nel futuro i germogli di trasformazione che si stanno manifestando oggi.

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