Digital Health governance

Sanità digitale: serve una governance in grado di guidare il cambiamento



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La digital health non è più una visione, ma una realtà che si costruisce attraverso scelte concrete. Indispensabili interoperabilità, competenze digitali e strutture organizzative coerenti con la trasformazione in atto

Pubblicato il 4 ago 2025



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I meccanismi del sistema sanitario italiano sono in fase di grande trasformazione a causa della rapida evoluzione della sanità digitale. Da strumento tecnico a leva strategica, infatti, il digitale in sanità diventa elemento centrale per migliorare l’efficacia, l’accessibilità e la sostenibilità dei servizi.

Come evidenziato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci in un video-intervento in occasione di un convegno organizzato dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, l’innovazione tecnologica rappresenta una necessità strutturale per affrontare le grandi sfide del presente: cronicità, invecchiamento della popolazione, frammentazione delle cure. Ma per diventare un vero motore di cambiamento, la sanità digitale ha bisogno di interoperabilità, telemedicina integrata, ecosistemi informativi solidi e professionisti formati.

Interoperabilità come fondamento della sanità digitale

Al centro della sanità digitale c’è la capacità di condividere informazioni cliniche in modo tempestivo e sicuro. L’interoperabilità tra sistemi, applicativi e territori è il presupposto per garantire una presa in carico continua e coordinata del paziente.

Il potenziamento del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, attualmente in fase di sviluppo, mira proprio a costruire un’infrastruttura digitale in grado di rendere accessibili, ovunque e in tempo reale, i dati sanitari rilevanti.

Una rete interoperabile riduce errori, evita duplicazioni, velocizza i processi decisionali e rafforza la capacità predittiva del sistema.

La sanità digitale, dunque, non è solo una questione tecnologica, ma una trasformazione organizzativa profonda che punta a ricomporre la frammentazione e migliorare l’esperienza del cittadino.

Telemedicina strutturale e vicinanza ai pazienti

La Telemedicina è oggi uno dei volti più concreti della sanità digitale. Grazie a essa è possibile monitorare, visitare e assistere i pazienti a distanza, riducendo le barriere geografiche e temporali.

In particolare, televisita e telemonitoraggio si sono dimostrati strumenti efficaci per la gestione delle cronicità e per il supporto ai pazienti fragili.

Tuttavia, per passare da sperimentazione a servizio strutturale, è necessario superare criticità legate a modelli organizzativi, standard tecnici, remunerazione delle prestazioni e accessibilità digitale.

La sanità digitale funziona solo se è inclusiva: il rischio che fasce di popolazione con bassa alfabetizzazione digitale vengano escluse è reale. Ecco perché è strategico coinvolgere presidi di prossimità come le farmacie e promuovere strumenti pensati anche per utenti meno esperti.

Ecosistemi di dati e Intelligenza Artificiale

L’integrazione dei dati sanitari in ecosistemi digitali rappresenta una delle direttrici principali della sanità digitale.

Il progetto dell’Ecosistema Dati Sanitari nazionale mira a raccogliere, connettere e valorizzare le informazioni prodotte nei diversi ambiti della cura.
Una volta armonizzati e resi interoperabili, questi dati diventano la base per applicazioni avanzate come l’Intelligenza Artificiale e l’analisi predittiva.

In questo modo, la Sanità può passare da un modello reattivo a uno proattivo, capace di anticipare bisogni e ottimizzare le risorse.

L’uso dei dati nella sanità digitale deve però rispettare standard elevati di qualità, sicurezza e data governance etica, per garantire benefici reali e tutelare i diritti delle persone.

Sanità digitale e governance: più competenze digitali e inclusione

La piena realizzazione della sanità digitale passa inevitabilmente dalle persone.
Nel corso del suddetto video-intervento, il Ministro Schillaci ha fatto notare come sia stato avviato in Italia un grande piano di formazione per operatori sanitari, finalizzato a fornire non solo competenze tecniche, ma anche capacità di integrazione e uso consapevole delle tecnologie.

Senza professionisti preparati, con le giuste competenze digitali in Sanità, nessuna infrastruttura digitale può funzionare.
Allo stesso tempo, è necessario accompagnare i cittadini verso una maggiore alfabetizzazione digitale affinché possano accedere in modo autonomo e sicuro ai servizi, dal Fascicolo Sanitario Elettronico alla prenotazione online delle visite.

L’inclusione digitale nel sistema Salute è quindi parte integrante della riforma: una sanità digitale efficace è una sanità che non lascia indietro nessuno.

Sanità digitale: una governance in grado di accompagnare il cambiamento

La sanità digitale non è più una visione futura ma una realtà che si costruisce ogni giorno attraverso scelte concrete.

La trasformazione in atto richiede interoperabilità tra sistemi, strutture organizzative coerenti, formazione continua e una governance capace di accompagnare il cambiamento.

Le tecnologie devono essere disegnate intorno alle persone, e non viceversa. Solo così la digitalizzazione può tradursi in una sanità più equa, sostenibile e centrata sul cittadino. Investire nella sanità digitale significa investire in salute, accesso, qualità e resilienza del sistema pubblico.

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