L’assistenza a lungo termine è un elemento centrale dell’ecosistema sanitario e assistenziale. Si sostanzia in un insieme di servizi, strutture, processi, persone e tecnologie il cui fine è sostenere i soggetti che, a causa di patologie, disabilità o invecchiamento, hanno bisogno di cure e di assistenza costante. L’obiettivo principale è migliorare la qualità della vita e promuovere l’autonomia delle persone.
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Long-Term Care e invecchiamento della popolazione
La principale sfida dell’assistenza a lungo termine è ovviamente collegata all’invecchiamento progressivo della popolazione. Attualmente, la popolazione over-65 rappresenta il 23% del totale, ma entro il 2050 potrebbe arrivare al 34%, con un impatto evidente sulle politiche di protezione sociale.
Nel mondo, si prevede che entro il 2035 le persone di età superiore ai 55 anni supereranno il numero di bambini (0 e 14 anni) ed entro il 2080 supereranno l’intera popolazione compresa tra 0 e 24 anni. Inoltre, al momento si contano più di 140 milioni di persone di età superiore agli 80 anni, e il numero è destinato a crescere fino a 426 milioni nel 2050. L’evoluzione demografica ha un impatto significativo sulla richiesta di cure e mette sotto pressione il sistema sanitario, che si troverà ad allocare sempre più risorse per l’assistenza a lungo termine, sia a livello domiciliare che nelle strutture specializzate.
Le sfide affrontate dalle strutture
Le strutture per l’assistenza a lungo termine devono gestire una molteplicità di sfide specifiche, prima fra tutte la cronica carenza di personale.
Secondo le proiezioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2030 lo shortage sarà di 9 milioni di infermieri/e, a causa di fattori come turni di lavoro estenuanti e forte incertezza. La situazione si aggrava ulteriormente a causa di un elevato e tangibile tasso di turnover e, nel frattempo, crescono esponenzialmente le aspettative dei residenti e delle loro famiglie, che oggi hanno a disposizione un’infinità di strumenti con cui confrontare le offerte e giudicare la qualità dei servizi.
Parliamo di un’utenza estremamente “fragile” che, prima ancora di entrare nel circuito dell’assistenza a lungo termine, necessita di un livello di assistenza complesso che è indispensabile riuscire a mantenere anche durante il passaggio dalla propria abitazione alla struttura residenziale.
Proprio per rispondere a questa esigenza, Ascom – provider internazionale di soluzioni digitali per la Sanità – si impegna con le proprie soluzioni a garantire il continuum assistenziale lungo tutto il percorso di cura del paziente, da casa a una struttura di assistenza a lungo termine, dalla struttura all’ospedale e dall’ospedale al centro di riabilitazione, e nel mantenere un’assistenza coerente in ogni tappa assicurando flussi continui di dati grazie a sistemi di comunicazione completamente interoperabili.
Affrontare le sfide del long-term care affidandosi all’innovazione
In un contesto in cui la domanda aumenta, crescono le esigenze di qualità e l’offerta potrebbe non essere in grado di soddisfarle, diventa fondamentale adottare un approccio mirato all’ottimizzazione dell’esistente. In particolare, è necessario perfezionare i processi delle strutture al fine di eliminare sprechi e inefficienze, migliorando al contempo l’esperienza dei beneficiari. Questo è precisamente il perimetro lungo cui si muove l’intero fenomeno di trasformazione digitale della sanità, in tutte le sue molteplici manifestazioni.
L’approccio sistemico per il long-term care e le soluzioni Ascom
Per quanto concerne, nello specifico, i processi e l’operatività delle strutture di assistenza a lungo termine, più che di singole soluzioni c’è bisogno di un ecosistema digitale sinergico in grado di creare, da un lato, un ambiente di lavoro coordinato ed efficiente per gli addetti alle cure, dall’altro un miglioramento tangibile nell’esperienza del paziente.
Ascom offre alle strutture una piattaforma di soluzioni tecnologiche volte a modernizzare le dinamiche della cura a lungo termine. “Ci concentriamo sullo sviluppo di soluzioni end-to-end – spiega Patrich Villa, Head of Channel Sales – che comprendono sia la componente hardware (soluzioni di risposta al paziente, smartphone e wearable dedicati, ndr) che tutto il software a supporto, incaricato di rendere fluida e mobile la comunicazione nonché di valorizzare i dati, ottimizzare i processi e fornire report a chi di dovere”.
La modularità dell’offerta è marcata, e da questo la capacità di personalizzare la soluzione per ogni caso concreto, tipologia di struttura e di soluzioni tecnologiche già impiegate (es, sistemi di allarme), con cui la tecnologia Ascom si deve integrare.
A seconda del caso specifico, l’azienda mette quindi a disposizione prodotti come smartphone con scocca rinforzata e funzionalità ad hoc per casi d’uso assistenziali, ma anche soluzioni complete come sistemi di alert management che si integrano con quelli esistenti ed effettuano l’orchestrazione e il routing intelligente di chiamate e messaggi verso i dispositivi mobile dei professionisti, così da rendere più efficace la risposta e azzerare le inefficienze. Non mancano sistemi evoluti di chiamata degli infermieri e di risposta ai residenti, e soprattutto soluzioni più complesse e personalizzate di monitoring e di gestione dell’allontanamento, queste ultime particolarmente importanti per i residenti anziani con in atto qualche forma di decadimento cognitivo.
Per quanto riguarda il monitoring, le fattispecie d’uso che si possono realizzare con tecnologia Ascom sono molteplici e vanno dalla già citata gestione dell’allontanamento, fino a ipotesi molto più evolute di lifestyle monitoring, gestito attraverso l’integrazione di svariate tipologie di sensori di terze parti e sistemi di trasmissione e di valorizzazione del dato con cui personalizzare il percorso di cura mettendo al centro il paziente, le sue abitudini, le sue necessità e bisogni.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Ascom