Internet of Medical Things

Sensoristica smart: tecnologie e soluzioni per monitorare lo stato dei pazienti e il personale sanitario

Il mercato IoMT sta evolvendo grazie a un fiorire di opportunità, soluzioni e prodotti che presentano un comune denominatore: i sensori intelligenti. Con l’aiuto di Massimiliano Dionisi, Account Manager di TopNetwork, analizziamo il ruolo chiave degli smart sensor nell’ecosistema Sanità digitale e il contributo offerto alla trasformazione digitale delle organizzazioni sanitarie
dalle soluzioni di questa azienda

Pubblicato il 02 Dic 2022

“Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla”. L’ osservazione di Lord William Thomson Kelvin, noto matematico, ingegnere e fisico inglese, trova applicazione – anche e soprattutto – nell’ambito sanitario: la salute dell’uomo si misura ed è una questione di equilibri e di relazioni tra i dati relativi alle funzioni vitali e fisiologiche dell’organismo.

Il ruolo dei sensori in un’organizzazione sanitaria data driven

Ai nostri giorni, il personale medico/sanitario può affidarsi ai numerosi e potenti alleati per le attività di misura e produzione di dati: gli smart sensor.

I sensori intelligenti, integrati in sistemi IoMT (Internet of Medical Things), si prestano ad applicazioni del tutto eterogenee, potendo effettivamente sollevare il personale medico/sanitario da rilievi manuali e consentire lo sviluppo della Telemedicina.

La sensoristica in campo sanitario, però, sconfina anche negli ambiti gestionale e amministrativo, per i quali esistono soluzioni di automazione dotate di sensori e di moduli di Intelligenza Artificiale che permettono di efficientare i processi e generare interessanti ricadute sull’assistenza ai pazienti.
Sono esempi di soluzioni di questo tipo l’organizzazione di un magazzino intelligente e una gestione dei farmaci precisa ed evoluta oppure l’utilizzo di sensori e telecamere speciali per selezionare gli accessi nei luoghi sensibili (come la Farmacia ospedaliera).
Anche le attività del personale sanitario possono essere guidate e/o monitorate attraverso i sensori.

Per discutere dell’importanza e del ruolo cruciale della sensoristica in Sanità e dei suoi possibili impieghi, abbiamo incontrato Massimiliano Dionisi, Account Manager di TopNetwork.
L’azienda accompagna aziende ed enti pubblici nel percorso di Trasformazione digitale ed è tra i player tecnologici operativi nel mercato dei sistemi di monitoraggio.

R&D, sensori e creatività per migliorare i livelli assistenziali

Gli esempi di utilizzo dei sensori in ambito sanitario sono pressoché infiniti e difficilmente si potrebbe compilare un elenco esaustivo, tanto più che la ricerca produce continuamente sistemi di monitoraggio attraverso smart sensor.

A titolo di esempio, segnaliamo la sperimentazione delle “smart socks PUP” come misura di prevenzione delle cadute di pazienti neurologici. Lo studio è stato svolto dal Wexner Medical Center dell’Ohio State University e sarà pubblicato sul numero di gennaio-marzo 2023 del Journal of Nursing Care Quality.
Le “calze intelligenti” sono dotate di sensori di pressione che generano allarmi quando i pazienti cercano di alzarsi dal letto. In questi casi, il personale infermieristico, dotato di smart badge, riceve un alert via wireless ed è tenuto a intervenire rapidamente. Lo studio rivela che, su 569 pazienti e 4999 allarmi generati, non si è verificata alcuna caduta. Il tasso di caduta storico, invece, è di 4 per 1000 giorni-paziente. Si è visto che il sistema di monitoraggio consente di ottenere tempi d’intervento da parte del personale infermieristico nell’ordine dei 24 secondi.

Dalla temperatura corporea ai livelli di glicemia, dalla conta delle pulsazioni cardiache al rilievo di dati da un pulsossimetro, dal monitoraggio della pressione sanguigna alla verifica della corretta assunzione dei farmaci, ogni parametro fisiologico, ma anche comportamentale, può essere tenuto sotto controllo in real time attraverso la sensoristica opportuna, inserita all’interno di piccoli device indossabili oppure posizionata negli ambienti.

New call-to-action

“TopNetwork, per esempio, sta lavorando a un progetto finanziato dal Mise, nel quale – tra le varie attività previste – se ne trova una relativa al mondo dei pazienti anziani e/o fragili – spiega Massimiliano Dionisi -. Il suo nome è Living IoT. Posizionando alcuni smart sensor su oggetti molto utilizzati dai pazienti, per esempio il frigorifero, un corridoio o un bagno, è possibile generare automaticamente una richiesta d’intervento in caso di prolungato inutilizzo dell’oggetto o di assenza del soggetto”.

IoMT: un mercato in grande fermento

La creazione di reti di sistemi IoT finalizzati alla gestione del paziente e delle organizzazioni sanitarie fa parte di quell’ampio mercato delle architetture e dei dispositivi IoMT (Internet of Medical Things) che, non a caso, sta registrando importanti incrementi.

Secondo l’analisi pubblicata da Data Bridge Market Research, il settore IoMT , a livello globale, raggiungerà il valore di 270,4 miliardi di dollari nel 2029. Una crescita notevole, se si pensa che, nel 2021, il dato era pari a 48,69 miliardi di dollari. Difatti, l’interesse degli stakeholder è elevato e, di conseguenza, il mercato è in pieno sviluppo: il tasso di crescita annuale (CAGR) ipotizzato dagli analisti per il periodo 2022-2029 è del 23.9%.

Il contributo di TopNetwork all’utilizzo di sensoristica nelle organizzazioni sanitarie

L’adozione di sensori smart e piattaforme IoT evolute abilita un contesto di Sanità digitale 4.0 realmente integrato e completo.
TopNetwork, in tal senso, ha sviluppato diverse soluzioni utili alla trasformazione digitale delle organizzazioni sanitarie.

Spiega Dionisi: “In ambito industriale, si utilizzano dispositivi di protezione personale (DPI) intelligenti, che, attraverso una combinazione di sensori IoT indossabili, applicati a guanti, elmetti e giacche anti-infortunistica, monitorano il corretto utilizzo dei dispositivi da parte degli operatori.
Il medesimo sistema sviluppato da TopNetwork (DPI SmartCare) è utilizzabile per il controllo dello stato dei pazienti e del personale sanitario.
L’Intelligenza artificiale integrata nella soluzione permette anche di individuare precocemente qualsiasi anomalia, facendo così emergere i potenziali rischi.
Un esempio? Se un chirurgo indossa male la mascherina, un’applicazione con telecamera dotata di AI segnala l’irregolarità”.

Anche il rischio legato alla contaminazione dell’aria, non solo negli ambienti critici quali le sale operatorie, può essere gestito attraverso la sensoristica.
Una rete di sensori per il monitoraggio indoor è in grado di supportare il management delle strutture sanitarie nell’attività di protezione degli operatori e delle persone con fragilità.

Piattaforme flessibili e integrabili per soluzioni tailor made

L’integrazione di sensori ai dispositivi medico/sanitari e il posizionamento di sensoristica smart per il monitoraggio ambientale generano flussi di dati che convergono in un tool di gestione.
“Oltre a DPI SmartCare – racconta DionisiTopNetwork ha sviluppato la piattaforma Polo, in grado di monitorare qualsiasi tipo di oggetto.
La soluzione Polo non contempla l’AI, ma è in grado di analizzare i dati e di visualizzare tutti gli asset impiegati, compresi quelli in movimento (wearable e/o veicoli) mediante geo-localizzazione su mappa. Inoltre, il tool crea dashboard e report anche in base allo storico dei valori ricevuti dai diversi dispositivi e relativi sensori”.

Massimiliano Dionisi, infine, richiama l’attenzione anche su AI4Stock, piattaforma IoT evoluta, in cui l’AI e l’apprendimento automatico sono mainstream.
AI4Stock prevede l’utilizzo di sensori e telecamere per verificare la movimentazione di beni e persone all’interno di spazi confinati, per evitare che si verifichino intrusioni nei depositi ed effrazioni su farmaci e dispositivi medici. Relativamente alle persone, le telecamere operano un riconoscimento biometrico facciale.

“In generale le nostre non sono soluzioni preconfezionate al 100%, ma facilmente verticalizzabili in base alle esigenze di un settore specifico: attraverso un’attenta analisi del contesto, l’azienda declina le sue soluzioni nel modo più efficace rispetto al contesto”, conclude Dionisi.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con TopNetwork

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