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Telemedicina e FSE gemelli della sanità digitale



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Queste due tecnologie sono fortemente interdipendenti: il successo dell’una rende possibile e amplifica quello dell’altra. In questo contesto, sono abilitanti anche l’Ecosistema dei Dati Sanitari, un modello federato per i dati clinici e i nuovi servizi medici basati sull’Intelligenza Artificiale

Pubblicato il 12 mag 2025



Telemedicina e FSE

Telemedicina e FSE sono “fratelli gemelli” nell’evoluzione (e rivoluzione) tecnologica della Sanità in Italia. È quanto evidenziato da Mauro Moruzzi – Dipartimento Trasformazione Digitale Presidenza del Consiglio dei Ministri – nel corso dell’evento di presentazione della Piattaforma Nazionale di Telemedicina organizzato da Agenas.

Moruzzi, evidenziando l’interconnessione e l’interdipendenza di Telemedicina e FSE, elementi chiave della sanità digitale, ha anche ricordato il lungo percorso del Fascicolo Sanitario Elettronico in Italia, partendo dal 2005 quando fu presentato il primo prototipo al Politecnico di Milano, passando per il riconoscimento legislativo nel 2015, fino agli sviluppi recenti accelerati dalla pandemia di Covid-19 e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

FSE: l’importanza dell’EDS

Moruzzi si è soffermato anche sull’importanza dell’Ecosistema Dati Sanitari (EDS). Questo provvedimento, frutto di un intenso confronto tra varie istituzioni, incluso il Garante della Privacy, rappresenta infatti un passo fondamentale verso la realizzazione di un sistema integrato e interoperabile di dati sanitari a livello nazionale.

L’esperto ha sottolineato come questo decreto sia uno dei più avanzati in Europa, offrendo un modello federato che coinvolge direttamente regioni, aziende sanitarie, territori, medici curanti e cittadini. Ha anche enfatizzato l’importanza di questo approccio partecipativo, sottolineando che senza il coinvolgimento attivo di tutti gli attori dell’ecosistema sanitario, il FSE e l’EDS non potrebbero funzionare efficacemente.

Dati sanitari e modello federato

Un aspetto importante evidenziato dall’esperto di sanità digitale del Dipartimento Trasformazione Digitale è la scelta di mantenere i dati sanitari nell’ambiente medico in cui sono stati generati, utilizzando un sistema di broker per rintracciarli e renderli disponibili istantaneamente sia a livello nazionale che locale.

Questo approccio, ha spiegato Moruzzi, riflette una comprensione moderna dell’era di Internet, superando i limiti dei vecchi sistemi informatici centralizzati.
L’esperto ha anche sottolineato come il nuovo sistema rappresenti una rivoluzione nel sistema informativo sanitario nazionale, passando da un modello basato su dati amministrativi a uno centrato sui dati clinici dei pazienti. Questo cambiamento di paradigma, ha argomentato, avrà un impatto profondo sulla qualità e l’efficacia dell’assistenza sanitaria.

Telemedicina, FSE e Intelligenza Artificiale

L’intervento ha anche toccato il tema dell’integrazione tra FSE, Telemedicina e Intelligenza Artificiale.

Moruzzi ha spiegato come questi elementi, combinati, possano rivoluzionare la sanità italiana, offrendo nuove possibilità per la continuità assistenziale e il supporto decisionale ai professionisti sanitari. Ha evidenziato come la Piattaforma Nazionale di Telemedicina permetta di avere a disposizione dati clinici sia in forma pseudonimizzata per scopi di ricerca e analisi, sia in chiaro per la continuità assistenziale, garantendo così un equilibrio tra privacy e utilità dei dati.

Guardando al futuro, Moruzzi ha delineato le prossime tappe nell’implementazione dell’EDS, che includono l’attivazione di sistemi per l’estrazione e la verifica dei dati, la creazione di unità di archiviazione regionali, l’implementazione di un broker nazionale e lo sviluppo di piattaforme per la gestione dei dati pseudonimizzati e anonimi, sottolineando come questi sviluppi apriranno la strada a servizi di ultima generazione, inclusi quelli basati sull’Intelligenza Artificiale.

Telemedicina, FSE e futuro della Sanità in Italia

Moruzzi, nel suo intervento sulla stretta relazione e sinergia tra Temedicina e FSE, ha anche prospettato una vision sul futuro della Sanità italiana, spiegando in che modo possa essere utile e praticabile un percorso verso una sanità virtualizzata e a distanza.
L’esperto ha anche dissertato su tematiche quali digital hospital e digital twin, sottolineando come gli sviluppi di queste tecnologie possano potenzialmente portare a una gestione più efficace e personalizzata della Salute.

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