“Da oggi le Aziende Sanitarie Locali (ASL) e le Aziende Ospedaliere (AO) possono richiedere i fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per migrare al cloud i propri dati e sistemi informativi.
È stato pubblicato, sulla piattaforma “PA digitale 2026”, l’Avviso del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dedicato sia alla Misura 1.1 “Infrastrutture digitali” che alla Misura 1.2 “Abilitazione al cloud per le PA locali”.
L’Avviso ha una dotazione finanziaria complessiva pari a 200 milioni di euro, suddivisa in parti uguali tra le due misure”.
È quanto si legge in una nota – pubblicata di recente dal Dipartimento delle trasformazione digitale – che informa Asl e Aziende Ospedaliere della disponibilità di 200 milioni di euro – provenienti dalle risorse del PNRR per la Sanità – per migrare in cloud dati e servizi.
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PNRR, Sanità e Cloud: le 3 possibili scelte per la migrazione
Grazie ai fondi messi a disposizione dall’Avviso – si legge nella nota – le strutture sanitarie potranno scegliere:
- di migrare tutti i dati e servizi verso l’infrastruttura PSN (Polo Strategico Nazionale)
- di migrare tutti i dati e servizi verso infrastrutture della PA adeguate e/o verso soluzioni cloud qualificate
- di scegliere una soluzione mista, ad esempio migrare una parte di dati e servizi verso l’infrastruttura PSN e un’altra parte verso infrastrutture della PA adeguate e/o verso soluzioni cloud qualificate.
Polo Strategico Nazionale (PSN) e Strategia Cloud Italia
Il Polo Strategico Nazionale (PSN) è l’infrastruttura ad alta affidabilità che ha l’obiettivo di dotare la Pubblica Amministrazione di tecnologie e infrastrutture cloud che possano beneficiare delle più alte garanzie di affidabilità, resilienza e indipendenza.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha promosso la creazione del Polo Strategico Nazionale attraverso una convenzione stipulata con la società di nuova costituzione Polo Strategico Nazionale S.p.A., partecipata da TIM, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti (CDP, attraverso la controllata CDP Equity) e Sogei.
Il Polo ospiterà i dati ed i servizi critici e strategici di tutte le amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti).
La realizzazione del Polo Strategico completa la missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 1, componente 1, investimento 1.1 Cloud PA/Polo Strategico Nazionale) per accelerare la trasformazione digitale della PA e ha l’obiettivo, congiuntamente all’iniziativa 1.2 del PNRR “Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud”, di portare il 75% delle amministrazioni italiane ad utilizzare servizi in cloud entro il 2026.
Come indicato nella Strategia Cloud Italia, il Polo sarà distribuito geograficamente sul territorio nazionale presso siti opportunamente identificati, per garantire adeguati livelli di continuità operativa e tolleranza ai guasti.
La Strategia Cloud Italia, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), contiene gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
PNRR e Cloud: a chi, come ed entro quando inviare la domanda
Per accedere alle risorse – spiega la nota – non è necessario presentare un progetto ad hoc, ma è sufficiente presentare il Piano di migrazione compilato a partire dal modello standard definito dal Dipartimento.
Dopo essersi registrati su PA digitale 2026, ASL e AO possono seguire il percorso guidato che permette di configurare la propria candidatura, e richiedere così un voucher con importo economico predefinito.
Le amministrazioni interessate possono presentare la candidatura fino al 19 maggio 2023, salvo esaurimento delle risorse.
Il modello per il piano di migrazione dati e servizi
Come indicato dal Dipartimento delle trasformazione digitale, per ciascun servizio dell’amministrazione classificato secondo la procedura definita dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il piano di migrazione deve indicare la tipologia prevista scegliendo tra due modalità:
A – trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT
B – aggiornamento in sicurezza di applicazioni in cloud.
Nella modalità A, la migrazione verso il cloud deve essere effettuata secondo una strategia Lift&Shift, conosciuta anche come rehosting, ovvero il passaggio completo dell’intero servizio su un hosting cloud, comprensivo di applicazioni e dati, senza alcuna modifica agli applicativi: l’esatta replica del servizio esistente, ma in ambiente cloud.
La modalità B, invece, prevede che la migrazione del servizio dell’amministrazione sia effettuata con una delle seguenti strategie:
1 – repurchase/replace, ovvero la migrazione verso una soluzione nativa in cloud, in genere erogata in modalità Software as a Service (SaaS)
2 – replatform, nel caso venga effettuata la riorganizzazione dell’architettura applicativa sostituendo intere componenti del servizio in favore di soluzioni più performanti perché native cloud
3 – re-architect, quando viene ripensata in maniera significativa l’architettura “core” di un applicativo in ottica cloud, grazie a un processo di riprogettazione che mira all’adozione di servizi cloud-native, per massimizzarne i benefici.
PNRR, Cloud e Sanità data driven: 200 milioni per un cambio di passo nelle strutture sanitarie
“Digitale deve diventare sinonimo di semplificazione, e per farlo occorre lavorare in maniera sinergica con tutti gli attori del territorio nazionale coinvolti nei processi di transizione digitale.
Grazie a questo nuovo Avviso mettiamo a disposizione 200 milioni di euro per incentivare le strutture sanitarie a un cambio di passo nella gestione dei dati e degli applicativi in loro possesso, valorizzando le competenze dell’ecosistema digitale italiano, a partire dalle eccellenze regionali fino al Polo Strategico Nazionale” afferma Alessio Butti – Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica.