Come i nostri lettori sanno bene, HealthTech360, da sempre, fa della divulgazione scientifica la propria mission, promuovendo la trasformazione digitale della Salute e comunicando la cultura della Salute Digitale attraverso un progetto editoriale che si rivolge agli stakeholder e a tutti gli attori hi-tech del sistema Salute.
Indice degli argomenti
La Scienza argomento di conversazione quotidiana
Il ruolo chiave della conoscenza e della divulgazione scientifica è emerso ancor di più nel periodo della pandemia. Infatti, da un’indagine condotta da EIT Health InnoStars – partnership pubblico-privata europea nel campo dell’innovazione sanitaria – che ha anche intervistato opinion leader, responsabili politici, rappresentanti delle istituzioni pubbliche, innovatori, fondatori di startup, investitori e professionisti del settore sanitario per comprendere la loro percezione dell’impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sullo sviluppo di soluzioni sanitarie digitali – in Italia, tra le tante, è emersa anche un’altra conseguenza della pandemia: “La Scienza è diventata un argomento di conversazione quotidiana, perché le persone si sono rese conto che questa è necessaria per risollevarsi da una pandemia ed essere più resilienti. La conoscenza scientifica porta all’apertura verso nuove soluzioni di salute digitale“, come ha dichiarato Bruno Siciliano, Professore di Automatic Control all’Università di Napoli Federico II, tra i 6 migliori esperti mondiali di robotica secondo gli Engelberger Robotics Awards.
Salute Digitale: collaborare e cooperare
La pandemia – si legge in una nota di EIT Health – ha portato alla consapevolezza che sfide come quella imposta dal Covid-19 sono più facili da superare attraverso la collaborazione. La cooperazione tra governi, scienziati, imprese, start-up, scale-up, società civile e singoli individui è stata necessaria per aumentare l’efficienza, accelerare i processi di innovazione sanitaria e ridurre i costi.
Salute Digitale: i vantaggi della digitalizzazione in Sanità
Sappiamo tutti bene che sono tanti e sono enormi. È significativo però come, in Italia, gli intervistati da EIT considerino come il vantaggio più importante della digitalizzazione nella Sanità quello relativo al miglioramento che si avrebbe nell’accesso ai servizi sanitari nelle aree e nelle regioni difficili da raggiungere e ciò proprio grazie a una maggiore diffusione delle soluzioni digitali sanitarie. E la pensano allo stesso modo il 60% circa degli operatori sanitari e degli stakeholder dei Paesi dell’Europa centrale, orientale e meridionale che hanno fatto parte dell’indagine EIT Health InnoStars (rete europea che in Italia è rappresentata da 8 partner: Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Torino, Istituto Italiano di Tecnologia, Synlab Italia Srl, SDN S.p.A, BioCheckUp srl, Fondazione Bruno Kessler e ART-ER, partner che collaborano con il Consorzio ARCA nell’ambito del RIS EIT Health Innovation Scheme).
La mission di EIT Health
“EIT Health non solo facilita il dibattito tra le parti interessate, ma porta anche nuove soluzioni sanitarie innovative sul mercato. Il nostro obiettivo è indirizzare gli sforzi di innovazione sulla strada giusta che conduca a un florido futuro in cui siano presenti assistenza domiciliare, nuove soluzioni terapeutiche, soluzioni diagnostiche rapide, procedure chirurgiche più accurate, gestione del dolore più efficace, monitoraggio a distanza e medicina personalizzata, guidati da nuove tecnologie mediche come le nanotecnologie, l’IA, la robotica, la realtà aumentata e la stampa 3D” – ha dichiarato Monika Tóth, direttrice del programma EIT Health RIS.
Il piano di innovazione regionale EIT (EIT RIS) – si legge nella nota – è stato approvato dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) per colmare il divario tra le regioni leader e regioni in rapida ascesa nell’ambito dell’innovazione.