Point of view

Luoghi di lavoro che promuovono la salute

La promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma riguarda anche il mondo delle imprese e l’intera collettività. Va in questa direzione WHP (Workplace Health Promotion), un progetto nazionale il cui programma è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e nel cui ambito Insiel è tra le imprese premiate

Pubblicato il 22 Dic 2023

promozione della salute

La promozione della Salute, anche sul posto di lavoro, è un principio riconosciuto e sostenuto da molte risoluzioni, accordi e carte europee ed internazionali. E queste precisano anche come tale promozione non sia una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma vada perseguita, in generale, dall’intera collettività e dal mondo delle imprese. 

La promozione della salute negli ambienti di lavoro  

La carta di Ottawa, ad esempio, sottolinea che “la promozione della salute è un processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte. La salute è quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana, non è l’obiettivo del vivere. Un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, come pure le capacità fisiche.
Quindi, la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere”. 

Nello specifico dei lavoratori, la Risoluzione del Consiglio Europeo “Una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro” precisa che occorre “creare una cultura generale che riconosca il valore della salute e della prevenzione dei rischi promuovendo il mutamento dei comportamenti dei lavoratori e incoraggiando allo stesso tempo i datori di lavoro ad adottare approcci orientati alla salute”. 

L’Accordo europeo sullo stress sul lavoro – d’altronde – si era dato da tempo come obiettivo quello di “offrire ai datori di lavoro e ai lavoratori un modello che consenta di individuare e di prevenire o gestire i problemi di stress da lavoro. Secondo tale accordo, i datori di lavoro sono obbligati a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questo dovere riguarda anche i problemi di stress da lavoro, in quanto costituiscono un rischio per la salute e la sicurezza. Occorre, dunque, prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress da lavoro, mediante misure di gestione e di comunicazione, formazione dei dirigenti e dei lavoratori e attraverso l’informazione e la consultazione dei lavoratori”. 

Il progetto Workplace Health Promotion (WPH)  

Va nella direzione di questo approccio condiviso alla promozione della salute il progetto WHP (Workplace Health Promotion) – un percorso permanente creato per influire positivamente sulle abitudini che possono migliorare la qualità della vita delle persone che lavorano in azienda. 

Il programma WHP è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che sostiene la promozione della salute negli ambienti di lavoro, sostenendo l’invecchiamento attivo e in buona salute anche attraverso cambiamenti organizzativi che incoraggino e facilitino l’adozione di stili di vita salutari.  

Nell’ambito di tale progetto, Insiel è fra le 18 imprese del Friuli Venezia Giulia premiate che hanno ricevuto il riconoscimento di “Luogo di lavoro che promuove salute per l’anno 2023” durante l’evento di premiazione svoltosi di recente a Trieste.  

Insiel è l’ICT in House della Regione Friuli Venezia Giulia e – fra l’altro – ha realizzato il sito web della Rete WHP Regionale. 

Insiel: persone al centro e collaborazione 

“Insiel è un’azienda che si rivolge alla PA, agli Enti Locali, alla Sanità, ma in buona sostanza si rivolge, con i suoi servizi, ai cittadini e alle cittadine del FVG. Come sono cittadini e cittadine del FVG gli stessi dipendenti e le stesse dipendenti dell’azienda, e non siamo pochi –  commenta Andrea Soro, Direttore Persone e Organizzazione di Insiel – . Parliamo di una vera e propria comunità di quasi 700 persone. Persone che devono essere messe al centro, che lavorano al servizio degli altri e che possono farlo al meglio se il luogo di lavoro incentiva buone pratiche volte alla salute fisica, al benessere mentale e all’ascolto”. 

In Insiel, la collaborazione è un elemento fondamentale per mettere a punto le azioni in maniera coerente: il gruppo di lavoro dedicato al progetto WHP, infatti, è formato dalla Direzione Persone e Organizzazione, dal Team Relazioni Esterne e dai rappresentanti Sindacali.  

Il Programma WHP in Insiel: stato dell’arte e prospettive future 

 Queste alcune delle modalità attraverso cui  il programma WHP è già stato attivato in azienda:  

  • percorsi / webinar per la promozione del benessere psicologico 
  • lo sportello psicologico al quale le persone possono accedere individualmente 
  • 2 webinar per la prevenzione della dipendenza dal fumo e gli eventuali percorsi per smettere di fumare  
  • l’educazione alimentare (con l’inserimento di nuovi prodotti nei distributori automatici) 
  • la gestione del tempo e la conciliazione vita privata/lavoro 
  • la campagna per lo screening contro l’epatite C.  

In futuro Insiel promuoverà altre iniziative: vita attiva, percorsi per la lotta all’alcol e alle dipendenze, iniziative trasversali e altri progetti che includono la responsabilità sociale d’impresa, la non discriminazione, l’inclusione (diversity e disability) e l’alimentazione.  

L’azienda, inoltre, ha affidato a un sondaggio fra i dipendenti e le dipendenti la raccolta di suggerimenti, idee e proposte in modo da individuare le diverse esigenze delle persone e trasformarle in azioni pratiche che consentano di cambiare o di migliorare la vita di tutti.  

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Insiel 

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