Trimestre dopo trimestre, l’HealthTech cambia passo: meno show, più sostanza.
La Radiologia resta il settore più maturo dell’intelligenza artificiale, ma non è più sola: stanno nascendo piattaforme “agentiche”, veri e propri assistenti digitali capaci di occuparsi di trascrizione, codifica, supporto decisionale e ordini clinici in un unico flusso.
Le Big Tech impongono tempi e standard, mentre le soluzioni SaaS “mono-problema” faticano a reggere il ritmo, strette tra grandi fornitori chiusi e nuovi “sistemi operativi clinici” basati su AI.
In questa fase, la tecnologia non basta: conta quanto cambia il lavoro del medico e il risultato per il paziente.
Ecco quattro segnali che mostrano dove si sta muovendo l’HealthTech e cosa conviene fare per restare protagonisti.
Indice degli argomenti
1 – AI in Radiologia: il “modello da seguire” nell’HealthTech
La Radiologia è l’unico verticale nell’HealthTech che ha già chiuso il cerchio tra innovazione tecnologica, quadro regolatorio e risultati clinici.
Oltre il 78% dei dispositivi AI approvati dalla FDA appartiene a questo ambito.
È un primato che riflette una maturità unica: le metriche sono chiare (sensibilità, specificità, tempi di triage), e il percorso regolatorio è ormai ben rodato.
L’acquisizione di icometrix da parte di GE HealthCare è un segnale forte: il mercato dell’HealthTech sta passando dalla singola “app” alla suite di workflow integrati.
Tradotto: meno software indipendenti, più piattaforme che accompagnano il medico lungo l’intero percorso diagnostico-terapeutico.
In sintesi: la Radiologia non è solo un verticale fortunato, ma una lezione di metodo per l’HealthTech. Mostra che quando l’AI è integrata nel flusso reale e misurata sugli outcome, diventa sostenibile anche economicamente.
2 – AI Agentica (Agentic AI): la battaglia più dura (e più importante)
Dopo anni in cui il software ha trasformato la Sanità, ora è l’AI a trasformare il software.
Gli agenti intelligenti entrano nei sistemi clinici: scrivono note, codificano visite, suggeriscono piani e perfino richiedono esami — il tutto all’interno dell’EHR.
Microsoft DAX Copilot, integrato in Epic, è già diffuso su larga scala. Oracle Health segue con il suo Clinical AI Agent, dichiarando una riduzione del 30% dei tempi di documentazione in 30 specialità.
Il caso UPMC è emblematico: con l’adozione dell’AI “ambientale” (DAX Copilot + Abridge), i medici hanno ridotto di 1,8 ore al giorno il “pajama time”, cioè il tempo speso la sera per completare le note cliniche.
E mentre, nell’HealthTech, i sistemi diventano più autonomi, Microsoft sperimenta orchestratori diagnostici capaci di risolvere casi complessi meglio dei panel umani (85% vs 20%). Non ancora clinicamente pronti, ma indicativi del potenziale.
In breve: la sfida nell’HealthTech non è tra uno “scribe” e l’altro, ma tra chi costruirà il primo vero sistema operativo clinico AI-based in grado di governare l’intero ciclo assistenziale.
3 – Le Big Tech ancora protagoniste nell’HealthTech
Le grandi piattaforme non arretrano, anzi consolidano.
- OpenEvidence, il “ChatGPT per medici”, raccoglie 200 milioni di dollari e cresce grazie alla promessa di risposte basate solo su fonti scientifiche tracciabili.
- Microsoft continua a spingere sull’integrazione cloud-AI, portando l’AI inside nei flussi ospedalieri.
- Apple ottiene la clearance FDA per il rilevamento dell’ipertensione su Apple Watch: non è un dispositivo medicale di misura, ma un sistema di allerta preventiva per milioni di utenti.
Cosa emerge: le Big Tech definiscono infrastruttura e distribuzione.
Per gli altri attori dell’HealthTech, la strada è specializzarsi (lavorando su verticalità cliniche, validazione locale e dati proprietari) oppure sparire.
4 – SaaS verticali sotto pressione
Le soluzioni software nate per risolvere un solo problema (referti, fatturazione, telemedicina…) sono oggi schiacciate: da un lato gli incumbent che bloccano integrazioni, dall’altro le piattaforme AI “tutto in uno” che inglobano molte di quelle funzioni.
Il mercato parla chiaro: oltre 100 operazioni di M&A nel primo semestre 2025 e più del 60% dei fondi confluiti in startup AI-enabled.
Alcune nicchie però resistono: CodaMetrix, nell’autonomous coding, copre già il 12% del fatturato pazienti dei suoi clienti americani.
Ma per la maggioranza, la via è una: fondersi, allearsi o farsi acquisire.
In breve: chi resta “single-feature” rischia di diventare commodity, a meno che non evolva in componente essenziale di un ecosistema più ampio.
HealthTech: uno sguardo avanti (12–24 mesi)
- La Radiologia continuerà a guidare il settore, ma vedremo crescere Cardiologia, Patologia digitale e Point-of-care (screening e triage), dove il legame con outcome e rimborsi è più diretto. Gli acquisti strategici (tipo GE–icometrix) diventeranno più frequenti per colmare feature gap e assicurarsi dati proprietari.
- I sistemi operativi AI agentici si sposteranno dalla “nota perfetta” all’azione (ordini, reminder, preventive care) con metriche di utilizzo reale e impatti economici misurabili su throughput e denied claims.
- Le Big Tech consolideranno il vantaggio distributivo: il tema non è “se” usare le loro capability, ma come farlo in modo controllato e differenziante, riducendo dipendenze e mantenendo proprietà del dato derivato.
- In Europa, AI Act ed EHDS spingeranno verso governance, documentazione e interoperabilità: le aziende che si muovono adesso su compliance e FHIR avranno corsia preferenziale in gare e partnership pubblico–private.
L’HealthTech non è più un laboratorio di idee: è un mercato maturo
La differenza nell’Healthtech non la fa più chi ha “l’algoritmo migliore”, ma chi integra davvero l’AI nei flussi clinici, riduce la frizione operativa e dimostra outcome misurabili.
Serve una rotta: paziente al centro, clinico al comando, AI come agente operativo.
Tutto il resto, funding, hype, acquisizioni, verrà di conseguenza.
Riferimenti bibliografici
EU, EHDS Reg. (UE) 2025/327, interplay AI Act–MDR; Italia FSE 2.0 (FHIR).
https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2025/327/oj/eng
FDA, AI-enabled medical device list; aggiornamenti 2025 e prevalenza Radiologia.
https://www.fda.gov/medical-devices/software-medical-device-samd/artificial-intelligence-enabled-medical-devices
The Imaging Wire e Radiology Business, quota radiologia sugli update 2025.
https://theimagingwire.com/2025/07/13/the-number-of-ai-enabled-radiology-authorizations/
GE HealthCare ↔ icometrix, annuncio di acquisizione e razionale strategico.
https://markets.ft.com/data/announce/detail?dockey=600-202509100800BIZWIRE_USPRX____20250910_BW522937-1
Viz.ai NTAP (CMS) e CPT 92229 (screening retinopatia): primi esempi di rimborsi AI. https://jnis.bmj.com/content/13/5/406
Nuance/Microsoft DAX Copilot (Epic) e Oracle Clinical AI Agent – integrazione agentica nativa nei flussi clinici.
https://www.nuance.com/asset/en_us/collateral/healthcare/data-sheet/ds-dax-copilot-for-epic-en-us.pdf
UPMC, impatto misurato di ambient AI su pajama time. https://dhinsights.org/insight/ambient-ai-at-upmc-data-driven-relief-for-burned-out-clinicians
Microsoft diagnostic orchestrator – risultati di ricerca e caveat. https://www.bmj.com/content/390/bmj.r1385
OpenEvidence, round 2025 e posizionamento “ChatGPT della medicina”.
https://techcrunch.com/2025/10/20/openevidence-the-chatgpt-for-doctors-raises-200m-at-6b-valuation/
Apple Watch, notifiche ipertensione (FDA clearance e rollout).
https://www.reuters.com/sustainability/boards-policy-regulation/us-fda-clears-apple-watch-hypertension-feature-2025-09-12/
Funding & M&A, H1 2025 (Rock Health/Healthcare Dive): crescita AI e >100 M&A.
https://www.healthcaredive.com/news/digital-health-funding-first-half-2025-ai-rock-health/752377/







