Patient Centered Care

Paziente al centro: un’occasione Preziosa

Il futuro dell’Oncologia e le sue criticità: occorre un cambiamento culturale che metta al centro il valore della cura e dell’assistenza e non più i servizi erogati. Un nuovo paradigma di patient-centricity capace di rendere i pazienti parte attiva e protagonisti del dialogo con l’intera filiera della cura

Pubblicato il 12 Ott 2022

Un dialogo condiviso e allargato per garantire un sistema salute pensato per accogliere il vero bisogno della e del paziente. Una possibilità per le Associazioni Pazienti di confrontarsi con la propria Rete oncologica di riferimento.
Dialogare per dare e darsi voce, in piena coralità del bisogno.
Sono questi gli obiettivi di “Rete oncologica partecipata: dialogo con le associazioni di pazienti”, evento organizzato dall’associazione “Pre.zio.sa Prevenzione Promozione Salute Onlus” che si terrà il 21 ottobre prossimo dalle ore 10.00 alle 12.30 a Torino, Sala Consiliare Regione Piemonte.

Paziente al centro: un momento di dialogo per l’Oncologia

“Il sistema salute attuale richiede sempre più il coinvolgimento di tutti i suoi interlocutori, nell’idea di progettare e garantire servizi e cura – afferma Laura Patrucco, Paziente Esperto e Advocate, Associazione Preziosa -. Come Preziosa, un’Associazione culturale che promuove concetti di prevenzione e salute, abbiamo voluto declinare un momento di dialogo per l’Oncologia piemontese tra gli erogatori di cura e i destinatari finali, creando punti di contatto sul territorio – attraverso il coinvolgimento delle Associazioni di Pazienti della Regione Piemonte – con l’idea di sviluppare a breve questi dialoghi anche in altre regioni”.

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Il paziente al centro con i suoi bisogni

Le Reti Oncologiche Regionali – si legge in una nota Pre.zio.sa – rappresentano uno strumento dal profondo valore per la gestione di una patologia tumorale, sia in termini di erogazione di servizi sia come fonte di corretta informazione per le pazienti. Nell’idea di rafforzare il coinvolgimento di tutti gli interlocutori della filiera sanitaria, diviene essenziale allargare il dibattito focalizzando le primarie necessità unitamente ad un dialogo interlocutorio che ponga al centro la persona con il tumore e i suoi bisogni.

Le potenzialità delle reti oncologiche partecipate

Una giornata – quella del 21 ottobre – in cui discutere delle criticità irrisolte, in cui confrontarsi con la voce delle associazioni per trovare insieme delle soluzioni migliorative che rendano i percorsi sanitari funzionali, dalla cura alla prevenzione anche dopo la guarigione dal cancro, ponendo doverosa attenzione all’accessibilità, in termini di requisiti, di efficienza e di continuità assistenziale.

I temi affrontati vorranno essere le potenzialità delle reti oncologiche partecipate, con un focus al percorso di cura su cui discutere insieme ai pazienti, per meglio comprendere come cambierà il panorama oncologico, se orientato ad una gestione di tipo cronico.

Un nuovo paradigma di Patient Centricity

“Oggi occorre un cambiamento culturale che metta al centro il valore della cura e dell’assistenza e non più i servizi erogati o, peggio ancora, il budget – osserva Patrucco – . Parlando di valore, l’esortazione è a prendere in considerazione la prospettiva dei pazienti coinvolgendoli in un maggior dialogo con tutta la filiera della cura: un passaggio non scontato, ma che richiede un cambiamento verso un nuovo paradigma di Patient Centricity”.

La presenza delle Istituzioni regionali all’interno della Sala Consiliare Regione Piemonte – con Alessandro Stecco, Presidente Commissione Sanità Piemonte e Franco Ripa, Direzione Sanità e Welfare – testimonia un’importante volontà nell’accorciare le distanze per avvicinare la cura ai pazienti.

“Per una vera e propria oncologia dialogata – chiosa Laura Patrucco – occorre parlare dei pazienti con i pazienti”.

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