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Teleconsulto: cos’è e come funziona

La consulenza a distanza fra medici è tra le più interessanti opportunità offerte dalla Telemedicina. Analizziamone le modalità di svolgimento e le principali caratteristiche e funzionalità

Pubblicato il 25 Ago 2022

Come precisato nelle linee di indirizzo nazionali della Telemedicina, il Teleconsulto è un’indicazione di diagnosi e/o di scelta di una terapia senza la presenza fisica del paziente.
Si tratta di un’attività di consulenza a distanza fra medici che permette a un medico di chiedere il consiglio di uno o più medici, in ragione di specifica formazione e competenza, sulla base di informazioni mediche legate alla presa in carico del paziente.

Teleconsulto: svolgimento e finalità 

Il Teleconsulto tra professionisti può svolgersi anche in modalità asincrona, quando la situazione del paziente lo permette in sicurezza.
Quando il paziente è presente al Teleconsulto, allora esso si svolge in tempo reale utilizzando le modalità operative analoghe a quelle di una Televisita e si configura come una visita multidisciplinare.

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Lo scopo del Teleconsulto è condividere le scelte mediche rispetto ad un paziente da parte dei professionisti coinvolti e rappresenta anche la modalità per fornire la “second opinion” specialistica, dove richiesto.

Il Teleconsulto contribuisce alla definizione del referto che viene redatto al termine della visita erogata al paziente, ma non dà luogo ad un referto a sé stante.

Teleconsulto: le funzionalità 

Queste le principali caratteristiche del Teleconsulto per come previste dalla  Piattaforma Nazionale di Telemedicina:

  • Inserimento della richiesta di Teleconsulto con diversi dati di dettaglio (tipologia di specialista al quale si richiede il Teleconsulto, quesito del Teleconsulto, etc.)
  • Caricamento della documentazione sanitaria relativa al paziente necessaria per il Teleconsulto
  • Visualizzazione degli specialisti disponibili (in alternativa le agende degli specialisti per pianificare una sessione di Teleconsulto)
  • Gestione automatizzata dell’assegnazione dei teleconsulti in funzione della disponibilità degli specialisti
  • Possibilità di ingaggiare su richiesta il paziente al fine di poterne valutare congiuntamente alcuni elementi clinico-diagnostici
  • Presenza di un modulo di videoconferenza
  • Presenza di un’ambiente per la gestione delle chat per i professionisti sanitari (durante la videochiamata)
  • Condivisione di file e documenti durante la videochiamata.

Teleconsulto e Telerefertazione 

Pur rappresentando anch’essa una delle possibili tipologie di Teleconsulto, la Telerefertazione ha caratteristiche proprie.
Come specificato nelle “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina” (allegato A all’accordo Stato Regioni), la Telerefertazione è una relazione rilasciata dal medico che ha sottoposto un paziente a un esame clinico o strumentale il cui contenuto è quello tipico delle refertazioni eseguite in presenza e che viene scritta e trasmessa per mezzo di sistemi digitali e di telecomunicazione.
Il medico esegue e invia il telereferto in tempi idonei alle necessità cliniche del paziente e in modo concorde con il medico che ha richiesto l’esame clinico o strumentale.

Il telereferto:

  • può essere rilasciato successivamente all’esecuzione tradizionale in presenza dell’esame clinico o strumentale, quando ciò sia utile al paziente
  • può essere rilasciato all’interno di un adeguato, efficace e sicuro processo di gestione a distanza dell’esame clinico o strumentale (telegestione) nel quale il medico che esegue il telereferto sia distante dal luogo di esecuzione dell’esame, possa avvalersi secondo i casi della collaborazione del medico richiedente o di un sanitario addetto situati presso il paziente, possa comunicare con essi in tempo reale per via telematica/telefonica
  • formalizza la telediagnosi con firma digitale validata del medico responsabile dello stesso.

Il medico richiedente dovrà mantenere informato il medico che ha eseguito il telereferto sull’andamento clinico del paziente.

Telerefertazione: gli obblighi per le strutture sanitarie

Le strutture sanitarie devono preventivamente effettuare prove di idoneità all’uso clinico delle attrezzature, dell’hardware e software e in esercizio prove di funzionamento a intervalli regolari e dopo ogni intervento rilevante di manutenzione o aggiornamento. Esse devono inoltre garantire la corretta archiviazione all’interno di un sistema di interoperabilità del materiale prodotto dall’esame e del referto correlato che permetta al personale sanitario di richiamare e confrontare quanto eseguito in precedenza secondo le necessità, facilitando la collaborazione territoriale.

Il succitato documento (allegato A all’accordo Stato Regioni) precisa che la definizione di Telerefertazione ivi contenuta non riguarda l’esecuzione del referto inteso come comunicazione che un esercente di professione sanitaria è tenuto a presentare all’autorità giudiziaria per quei casi in cui ha prestato la sua opera o assistenza a persone il cui stato patologico può essere conseguenza di un delitto per il quale si debba procedere d’ufficio e non solo dietro querela di parte (art. 334 cod. proc. pen.).

È utile, infine, sottolineare come anche il Telemonitoraggio e la Televisita rappresentino possibili tipologie di Teleconsulto.

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