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Sanità digitale: antidoto ineludibile al fascino discreto dell’analogico



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In Sanità (e non solo) occorre superare la dicotomia che si esplica nel nutrirsi di fonti, dati e informazioni, in modo ormai massivamente “digitale”, per poi recepirli e metabolizzarli, sul piano dei programmi e degli effetti attuativi, in modo del tutto ancora piuttosto “analogico”: verso un necessario nuovo patto Stato-Regioni

Pubblicato il 27 gen 2025

Giuseppe Melone

Economista e manager sanitario, docente di Organizzazione delle Aziende Sanitarie presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza



digitale in sanità

Allo schiudersi del 2025, nel mezzo del cammino temporale ormai avanzato dell’itinerario, a tratti tortuoso, di attuazione del PNRR, ricorrono una serie di date, scadenze, piani e programmi, milestones e target, che dovranno vedere, o almeno si spera, la luce definitiva e operativa nel 2026, nell’ottica del variegato e ampio ventaglio di previsioni poste, con l’occasione dell’uscita dalla pandemia da Covid 19, con la strutturazione del New Generation EU, del PNRR e quindi, nello specifico, della nostra italica Missione 6 Salute.

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